La Società Italiana delle Letterate, per la diffusione del sapere femminile

Bia Sarasini, giornalista, è presidentessa in carica della Sil, Società Italiana delle Letterate. Riporto dal sito della SIL:

fondata nel 1994, è costituita da circa duecento scrittrici, insegnanti, studiose di varie letterature, giornaliste, ricercatrici e operatrici culturali di diverse generazioni e provenienti da varie regioni. Tutte naturalmente sono appassionate di libri e di storie per cui SIL sottintende che l’associazione è composta di lettrici prima ancora che di letterate. La Società produce, diffonde e trasmette i saperi femminili dei quali la letteratura – intesa appunto nel suo doppio senso di pratica di scrittura e di lettura – è strumento privilegiato ma non unico.

Infatti la SIL da voce al sapere e alle abilità femminili in tutti in campi, compreso il teatro, il cinema, la poesia, le produzioni multimediali. Insomma, se siete donne interessate al lavoro di altre donne o se siete autrici, la SIL potrebbe fare per voi, date le sue numerose iniziative.

Infatti le attività della Società spaziano dal convegno annuale, a seminari e convegni periodici, su temi specifici, laboratori, corsi, gruppi di lavoro. Il tutto riportato nel bollettino “Note”, oltre che, naturalmente, sul sito.

Dal punto di vista delle pubblicazioni, ci sono quelle dedicate alla narrativa e quelle che riportano gli atti dei convegni. Per citare qualche titolo: Scritture di frontiera. Tra giornalismo e letteratura (consultabile anche in Pdf) e
Scritture dello sguardo. Narrazioni visive femminili tra fotografia cinema e reportage.

Il tema che quest’anno verrà affrontato sotto molteplici punti di vista, narrazioni, seminari e convegni, è Le donne e il cibo, già in parte esplorato nell’agenda SIL che arriva in regalo a chi si associa per il 2011. Sempre per le socie, sconti e agevolazioni su numerose riviste: Leggendaria, Leggere donna, Marea, Camera blu.

Vi segnalo infine l’interessantissimo Progetto Personagge, che verrà costruito negli anni, volto ad esplorare le eroine femminili dei romanzi e a studiare come prendono vita e forma:

Elisabeth Bennet, Nora, Margherita Gautier, Miss Dalloway, Rossella O’Hara. Sono le protagonsite di alcune grandi narrazioni del passato, scritte da donne ma anche da uomini. Storie, intrecci che hanno deliziato lettori e lettrici, spettatori e spettatrici, che sono diventati modelli, immagini, simboli che hanno ispirato sogni, speranze, progetti di vita.

Creature dell’immaginazione a cui sono state dedicate pagine e pagine di ammirazione, interi seminari, studi corposi che nel tempo ne hanno smontato le strutture narrative, i codici etici ed estetici di riferimento. […]

una cifra comune a molti romanzi del passato per le personagge era l’attesa: di circostanze opportune, di un marito, di una salvezza da un destino obbligato. Oggi che fanno le personagge? Come si muovono, quale mondo si vede dal loro punto di vista? Nelle diverse narrative?

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