Romanzo Criminale di Giuseppe Arnone presto in ristampa

Quando un libro sulla mafia come “Romanzo Criminale-parla Maurizio Di Gati” di Giuseppe Arnone (che per quanto interessante può quasi sembrare di nicchia, n.d.r.), vende tremila copie quasi istantaneamente e necessita di ristampa,  non si può non esserne soddisfatti.  E questo solo nella sola provincia di Agrigento, per la quale sono state già richieste altre mille copie. Una grande soddisfazione per l’autore, che ha visto il suo libro andare letteralmente “via come il pane” in una sola settimana.

E che commenta in questo modo l’accaduto:

Sono estremamente soddisfatto perché ritengo che non si era mai verificato che in provincia di Agrigento che in una settimana andassero letteralmente a ruba tremila copie di un volume, tanto più che si tratta di un volume dai contenuti morali e civili estremamente elevati, esplicitamente dedicato alle vittime della violenza mafiosa, nonché a chi – come poliziotti e magistrati – sono impegnati in questa terra per estirpare questa piaga.

Si tratta di un volume particolare, anche per il modo nel quale è stato dato alla stampa. Basti pensare che le sue 320 pagine vengono vendute ad un costo che a malapena, se ci riesce, rifonda della spesa: appena 5 euro. Ma soprattutto si parla di un libro verità nel quale vengono descritti, in maniera chiara, tutti gli appalti truccati portati avanti di cui Di Gati è a conoscenza, ma soprattutto i legami della criminalità organizzata con la politica ed in particolare ciò che avviene a Racalmuto .

Agrigento viene messa a nudo da Maurizio Di Gati, pentito,  ed Arnone. Vengono riportati e descritti i fatti di sangue occorsi, ed ancora i racconti dell’ex mafioso ai magistrati antimafia della Procura di Palermo.  E non solo, non manca infatti più che uno scorcio sulla posizione di due presidenti della regione Sicilia: Totò Cuffaro e Angelo Capodicasa, ritenuti il collegamento tra criminalità e regione. E se per Totò Cuffaro le porte della prigione si sono già aperte, sembra proprio che il libro sia stato dato alle stampe per spingere per lo meno alla dimissione di Capodicasa.

Fattore questo che, appare innegabile, sta contribuendo alla spinta del volume in molti ambienti.

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