Agatha Christie rivisitata per lettori stranieri: è davvero uno scandalo?

La notizia di una riedizione dei libri della scrittrice di gialli Agatha Christie sta facendo il giro del mondo scandalizzando editori e lettori di ogni provenienza linguistica. Siamo davvero sicuri che la riedizione di questi libri sia un evento così clamoroso e sensazionistico? Personalmente, credo che la questione sia molto più semplice e digeribile di quanto i giornali ci stiamo facendo credere e il perché è presto detto.

Ma partiamo dall’inizio. L’annuncio è stato dato dall’editore britannico HarperCollins che, per attirare i lettori stranieri (e quindi non di madrelingua inglese), ha comunicato di voler creare una serie facilitata e non integrale dei romanzi gialli di Agatha Christie; una collana semplificata adatta ai lettori stranieri di tutte le età.

Apriti cielo. Dal momento della comunicazione ufficiale, editori e puristi hanno rivendicato la completezza dei romanzi originali accusando l’editore di aver compiuto e un vero e proprio sacrilegio nei confronti di alcune delle opere più famose e gradite delle letteratura inglese. L’editore non è certo rimasto a sentire rispondendo a tutti gli accusatori di aver scelto un team di scrittori, correttori di bozze ed editori specializzati, un gruppo di professionisti che ha lavorato alacremente per poter fornire una lettura completa e soddisfacente dei romanzi.

Si è parlato di scandalo dunque, anche se, a mio modesto parere, la scelta di HarperCollins è totalmente condivisibile se non addirittura da elogiare poiché, grazie a un’edizione rivisitata, si potrà abbracciare un target sempre più esteso di lettori convincendo anche i più piccoli o i più pigri a scoprire i grandi classici della letteratura. E poi, non esistono forse in commercio libri adattati appositamente per il pubblico straniero e per i lettori meno esperti? Non abbiamo forse letto anche noi, durante la formazione scolastica, edizioni riviste e complete di note a piè di pagina? Come avrebbe detto un altro grande scrittore e poeta inglese, temo si sia solo fatto “Troppo rumore per nulla”.

Photo Credits | proofreadingandediting

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