Recensione “La fine del mondo storto”

Cosa accadrebbe se gli uomini si ritrovassero un giorno in un mondo completamente diverso da quello a cui siamo abituati oggi? Cosa accadrebbe se, d’un tratto, la Terra, quella che ci ha allattato fino ad oggi fornendoci le risorse di cui ci siamo nutriti con avarizia, non avesse più “cibo” da destinare all’uomo? Cosa accadrebbe se tutte le risorse di petrolio terminassero? La fine del mondo storto affronta questa e molte altre paure in una sorta di favola dell’orrore, un incubo che diventa realtà nel romanzo di Mauro Corona e che viene pubblicato in un momento critico, quello in cui l’energia nucleare potrebbe essere preferita a quella naturale, la forza del vento, dell’acqua e del sole.

Il romanzo dello scrittore che ha fatto della natura la sua musa ispiratrice torna in libreria con un nuovo romanzo, una storia da raccontare alle generazioni del domani e agli adulti con la memoria corta e dotato di scarso senso civico per convincerli che il mondo, quello che loro credono giusto, sia in realtà il più storto e insano dei mondi possibili. Corona immaginerà la fine di questo mondo, quello a noi contemporaneo, e racconterà le conseguenze di questa fine narrando poi l’inizio di una nuova esistenza, una vita lenta segnata dai ritmi del sole e del buio, tempi naturali a cui l’uomo, senza elettricità e riscaldamento, dovrà abituarsi riscoprendo l’importanza del dialogo, il valore della collaborazione e la necessità del lavoro manuale ormai dimenticato dall’uomo, troppo abituato a lavorare e prendere decisioni solo con l’ausilio di macchine e computer.

Nel mondo nuovo narrato da Corona gli uomini non sono più operai, insegnanti, dirigenti, disoccupati: gli uomini, ora, sono tutti uguali, tutti obbligati a fare i conti con la fame e la paura. Tutti sottoposti alla bruta imparzialità di Madre Natura che colpisce l’uomo, lo fa ammalare e poi morire. L’uomo vive felice perché senza privilegi… Ma quanto durerà ancora? Quanto poco tempo servirà perché l’istinte animale degli uomini rovini questo nuovo equilibrio? Da leggere per rivalutare la vita che viviamo ogni giorno e riscoprire il valore di cose perdute.

Lascia un commento