Mauro Corona si aggiudica il Premio Bancarella 2011

E’ stata un’edizione tutta italiana quella del Premio Bancarella di quest’anno che ha voluto vincitore lo scultore, scrittore e alpinista Mauro Corona che si è aggiudicato l’edizione 2011 con il suo romanzo La fine del mondo storto edito da Mondadori. Lo scrittore ha conquistato ben 75 voti, un ottimo risultato raggiunto grazie a un’opera che ben si cala nel panorama italiano e mondiale dove l’attenzione per la natura e il pianeta sta finalmente iniziando a essere valutata dai governi di tutto il mondo.

La fine del mondo storto era inserito nell’elenco dei finalisti assieme ad altri cinque romanzi, passando davanti al romanzo di Franco di Mare  Come, Non chiedere perché, edito da Rizzoli e secondo classificato con 45 voti. Al terzo posto con 28 voti si è poi classificato Dictator. Il trionfo di Cesare di Andrea Frediani edito da Newton Compton, al quarto posto segue Lepanto di Alessandro Barbero per Laterza, Il romanzo dei Mille di Claudio Fracassi edito da Mursia, e A piccoli colpi di remo di Alberto Cavanna per Arte Navale. Anche quest’anno i voti sono stati quelli di oltre duecento librai indipendenti che hanno votato l’opera più letta e più apprezzata per un’edizione del Premio che quest’anno raggiunge ormai quota 59.

Mauro Corona, che iniziò la sua carriera di scrittore grazie a una sporadica collaborazione con Il Gazzettino che pubblicava i racconti dell’inedito scrittore, seguì poi a scrivere romanzi e raccolte abbracciando, oltre al suo amore per la scrittura, anche la passione per la natura e le comunità del passato, quelle che ancora oggi si arrampicano in poche valli nascoste conservando un tesoro fatto di tradizioni, verità e valori ormai scomparsi. La fine del mondo storto (qui trovate la nostra recensione) affronta un mondo nuovo in cui l’elettricità e le fonti di energia create dall’uomo vengono annientate da una natura fino ad ora sfruttata e bistrattata.

[Photo Credits beilibri]

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