Addio alla scrittrice Francesca Sanvitale

Si è spenta all’età di 83 anni, dopo una lunga malattia, la scrittrice Francesca Sanvitale. Era nata a Milano nel 1928, ma si era trasferita a Roma dopo aver conseguito la laurea in Letteratura italiana all’università di Firenze. A partire dal 1959, anno del suo trasferimento nella capitale, la Sanvitale è diventata una delle più importanti protagoniste della cultura italiana.

Giornalista e scrittrice di importanti romanzi, aveva collaborato per grandi quotidiani e riviste come Il Messaggero, La Nazione, l’Unità, l’Espresso, arrivando alla direzione delle riviste letterarie Nuovi Argomenti e MicroMega. Lavorò in Rai per ben ventisette anni e fu la fondatrice, insieme a Enzo Siciliano, del magazine culturale “Settimo giorno”, che trattava argomenti di letteratura, arte, cinema e filosofia.

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“L’amante di Lady Chatterley” di D.H. Lawrence

Una storia d’amore di altri tempi. Erotismo e linguaggio aulico per un opera visionaria ed al contempo classica. E’ un romanzo pieno di contraddizioni in essere “L’amante di Lady Chatterley”  di David Herbert Lawrence. Sia nella storia stessa e nella sua espressione, che nello stile linguistico.

Edito per la prima volta a Firenze nel 1928, il romanzo, apertamente erotico, fu considerato immediatamente osceno dai benpensanti dell’epoca, sia per le scene di sesso descritte con dovizia di particolari, sia perché incentrato sulla storia di amore tra una borghese ed un giardiniere.

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A cosa serve un libro, a cosa serve un e-reader

Perché leggiamo libri? Perché ci piace, diranno alcuni. Perché dobbiamo, risponderanno altri. Per farci una cultura. Per esplorare nuovi mondi. Per evadere. Per sentirci meno soli. Per imparare a scrivere. Per imparare.

I motivi per cui leggiamo sono tanti quanti sono i lettori. La sottoscritta, per dirne una, legge per calmare gli stati d’ansia. Ho scoperto che leggere, concentrarmi su di un testo, mi aiuta a rientrare in me stessa e a non diventare preda dei miei, ora finalmente leggerissimi, attacchi di panico.

D’altro canto, quando mi lancio nel fantasy con Tolkien e compari ho sempre la sensazione di vivere una sorta di vita parallela, di poter far esistere lati di me che altrimenti non avrebbero diritto di cittadinanza nella vita quotidiana (sia lati oscuri, sia eroici). Ora però chiedo a voi lettori di Libri e bit: un libro può sedurre? E un e-reader?

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Anna Marchesini ed “Il terrazzino dei gerani timidi”

Tutti quanti la ricordano come la parte femminile del trio, allegra, solare ed un po’ pazzerella. Anna Marchesini è ancora così, nonostante l’artrite reumatoide che l’ha colpita.  L’allontanamento dalle scene è coinciso con la sua rinascita, come scrittrice.

E’ appena uscito infatti “Il terrazzino dei gerani timidi”, il suo primo libro.

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I segreti di WikiLeaks stampati in una tipografia veneta

Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio, i tipografi della Grafica Veneta di Trebaseleghe, in provincia di Padova, sono stati i protagonisti di un’operazione tanto delicata quanto temeraria: hanno dato alle stampe, per l’editore Marsilio, undici mila copie del libro “Inside WikiLeaks. La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito più pericoloso del mondo”, scritto dall’ex braccio destro di Julian Assange, Daniel Domscheit-Berg.

Non ci sono ancora notizie riguardo il formato e la copertina, lo stesso presidente di Grafica Veneta, Fabio Franceschi, ha firmato un contratto con il quale ha garantito l’assoluto riserbo su tutto il processo di stampa dei volumi “fino all’ultima copia caricata sul camion partito all’alba e seguito dalle telecamere a circuito chiuso”. Subito dopo il lavoro di stampa, persino il cd con l’unica copia del libro è stato distrutto per non lasciare la minima traccia.

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I diritti del lettore di Pennac. Primo, il diritto di non leggere.

Nel suo libro Come un romanzo, Daniel Pennac, autore francese noto principalmente per la saga della famiglia Malaussène, ci offre un’illuminante riflessione sulla lettura e sui lettori.

In realtà sembra non raccontarci niente di nuovo. Parlando dei nostri figli o dei nostri alunni, lui stesso è un professore, Pennac ci riporta indietro nel tempo a quando noi stessi abbiamo mosso i primi passi verso la lettura di un libro.

Quando, si chiede Pennac, la passione per la lettura è diventata un dovere, un’imposizione da cui rifuggire? Quando, dopo aver odiato i professori che ci costringevano all’analisi di ogni capitolo dei Promessi sposi, abbiamo deciso che sarebbe stata comunque una buona esperienza per i nostri figli?

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La settima onda: l’amore ai tempi di internet

Mancano pochi giorni a San Valentino. Se non avete ancora trovato il regalo per la vostra dolce metà, ecco un’idea che potrebbe fare al caso vostro. Cosa c’è di meglio di un libro? E, soprattutto, cosa c’è di meglio del secondo romanzo di Daniel Glattauer, “La settima onda” (Feltrinelli, 192 pagine, 16 euro), che ripropone la turbolente storia di Emmi e Leo, già narrata in “Le ho mai raccontato del vento del Nord”?

Dopo mesi di email e appuntamenti mai avvenuti, Leo decide di partire per Boston, mettendo fine a quel rapporto virtuale con Emmi, che tanto ci aveva fatto emozionare e anche un po’ soffrire. In questo nuovo capitolo, è passato più di un anno, i due protagonisti riprendono a scriversi, riuscendo anche nell’impresa di vedersi per la prima volta davanti a un caffè.

Ma se per Emmi, sposata e madre di due figli, i sentimenti non sono cambiati, per Leo pare esserci qualche novità: negli Stati Uniti ha conosciuto Pamela e ha finalmente intrapreso la storia d’amore che tanto desiderava. Riuscirà Emmi a fargli cambiare idea?

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“Hina, questa è la mia vita”. Tra inchiesta e racconto

Hina- Questa è la mia vita” è un libro scritto dai giornalisti Giommaria Monti e Marco Ventura sulla vita e l’uccisione di Hina, ragazza di origine pachistana uccisa a Sarezzo nel Bresciano nel 2006. Cinque anni nei quali la giovane è diventata simbolo di un “femminicidio” tutto italiano, di una intolleranza per il diverso, anche quando lo stesso è in famiglia.

Hina è divenuta un punto fermo della discussione  sul ruolo della donna, nella società e per la religione. Vittima del proprio padre, dalle idee estremiste e con una fissazione per “l’onore”.

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La torre di Uwe Tellkamp: un capolavoro per lettori appassionati

Uwe Tellkamp, classe 1968, studi in medicina, tedesco, ci riporta con La torre ai grandi romanzi di un tempo, quelli che ci lasciano diversi da come ci hanno trovati. Quelli che ci costringono a procedere lentamente, parola dopo parola, perché richiedono un certo tempo per essere compresi e assaporati.

La storia si svolge nella Ddr, la Repubblica Democratica Tedesca (ovvero la Germania est) negli anni ’80. La torre è un quartiere privilegiato, sorto sulle ceneri di un precedente, chiamiamolo così, insediamento borghese. Verso la torre, all’inizio del romanzo, si muove Christian Hoffmann, uno studente che sta tornando a casa.

I primi minuti del suo viaggio ci trasportano in un mondo a noi vicino eppure decisamente sconosciuto. Le descrizioni dell’ambiente, dei paesaggi, dei quartieri, ci trascinano inesorabilmente in una soggettiva che ci consentirà lentamente di essere i personaggi del libro, di percepire il clima politico, le tensioni, le relazioni, il sospetto, persino certi odori e colori della vita che si svolge nella torre e nella Germania del tempo.

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