Esce “Senza Tacchi”, opera prima di Francesca Lancini

Un ritratto diretto e sentito dell’ambiente della moda, da parte di qualcuno che all’interno ci è vissuto davvero. Una realtà romanzata che da il senso di un involucro spesso inutile, del quale i protagonisti del fashion business si circondano.

Parliamo di “Senza Tacchi”, primo libro dell’esordiente Francesca Lancini, ex modella ed attrice di Milano.

Non di rado i ben pensanti si approcciano con superbia all’opera prima di un autore, pensando che forse se è riuscito a pubblicare, in questo caso con una casa editrice affermata come la Bompiani,  forse è grazie a qualche contatto, e che il libro, probabilmente non farà altro che prendere polvere sullo scaffale di una libreria.

Senza Tacchi promette di essere tutt’altro. Sebbene si tratti di un romanzo di narrativa, non va infatti dimenticato che l’autrice, grazie al suo passato da modella, naviga su di un mare a lei ben conosciuto: e solo chi una situazione l’ha vissuta può avere il giusto spirito critico per poterne sciorinare pregio e difetti e dare uno spaccato sulle menti che meno si capiscono di questa era moderna.

Noi gente comune vediamo le modelle come dei “modelli” irraggiungibili di bellezza, ma raramente sappiamo cosa c’è dietro questa costante aurea di perfezione che gli stessi presentano: come non di rado accade, ad una “perfezione esterna” corrispondono diverse fragilità interne sorrette da impalcature davvero deboli per il peso che debbono sopportare.

Ed è quello che ci insegna la protagonista del libro, Sofia Martini. Milanese, 24 anni. E modella. Attorniata da persone che non comprende e che non la comprendono: genitori privi di affetto, una sorella di 16 anni colta e cinica.  Ma soprattutto ci sono loro, le modelle: esseri affamati e stanchi dalle personalità più disparate, che sembrano tentare di galleggiare nel loro stesso brodo.

Attraverso i viaggi di Sofia ed il suo dover fare i conti con se stessa, scopriamo  le sue debolezze, ed attraverso la sua ironia e la sua cattiveria, la vediamo man mano volere uscire da un mondo, diventatole troppo stretto. Ci riuscirà?

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