Ore Giapponesi di Fosco Maraini

Ore Giapponesi, di Fosco Maraini, non è semplicemente un libro, è un viaggio, un viaggio lungo, di quelli in cui ci si perde tra i profumi del cibo, i suoni del mercato, le cerimonie religiose.

Un viaggio da fare con calma, senza fretta, senza distrazioni perché non siamo di fronte ad una guida del Giappone per chi intende visitarlo in una settimana, ma per chi vuol cercare di conoscere la cultura giapponese e gli abitanti di quei luoghi, per poi tornare a se stesso migliorato.

D’altronde sono le stesse dimensioni di Ore Giapponesi, più di cinquecento pagine, corredate di fotografie scattate dallo stesso Fosco Maraini, ad impedirci di correre. Solo così, d’altronde, è possibile capire come gesti apparentemente simili come fare il bagno o preparare il tè abbiano invece significati completamente diversi per un orientale ed un occidentale.

Fosco Maraini ci trascina parola dopo parola in una sorta di soggettiva: ci fa uscire dalla nostra testa di turisti e curiosi occidentali e ci fa entrare, per quanto possibile naturalmente, in quella di un uomo orientale. Attraverso Ore giapponesi, infatti, respireremo la cultura che anima da sempre il Giappone, la psicologia e gli ideali di una popolazione così diversa da noi.

Questo libro però ci porta anche ad incontrare una delle personalità più importanti del novecento italiano. Chi era infatti Fosco Maraini? Un antropologo, uno psicologo, un etnologo, un fotografo, uno scrittore, un giornalista, un documentarista? Paradossalmente era forse tutte queste cose messe insieme.

Probabilmente se vi dicessi che è il papà della scrittrice Dacia Maraini vi renderei tutto più facile. Non era però facile Fosco Maraini: era un uomo di grande cultura ed esperienza, un uomo coraggioso. Aveva vissuto più volte e per lunghi periodi in Giappone.

Nel 1943, però, mentre da tempo si trovava lì con la sua famiglia, venne arrestato ed internato con moglie e figli in un campo, in quanto accusato di antifascismo. Quando si rese conto che l’intera famiglia, per via delle vessazioni e della mancanza di cibo, era condannata a morte, prese una terribile decisione.

Dinanzi al comandante del campo si tagliò un dito con un’accetta e glielo lanciò contro. Da quel momento quell’uomo si sentì obbligato a provvedere alla famiglia Maraini che potè quindi sopravvivere.

Non fu un gesto avventato: lo scrittore, conoscendo benissimo la cultura nipponica, sapeva che avrebbe così creato un obbligo anche negli uomini crudeli che amministravano il campo. Che ne pensate, lettori di Libri e Bit, vi ho incuriositi a sufficienza?

Fosco Maraini
Ore Giapponesi
Corbaccio
Pagine 526
EAN: 9788879722070

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