2:46 Quakebook: un Twitter-book sul disastro giapponese

Più di due settimane dopo il terremoto del Giappone e lo tsunami che hanno messo in ginocchio un intero paese, l’editoria si arma di buona volontà e molto sensibilità facendo uscire un libro interessante, 2:46 Quakebook, che dà voce ai cittadini che hanno scelto di esprimere le loro emozioni tramite brevi e semplici frasi pubblicate sul profilo Twitter di ognuno di loro. Il libro si presenta come un sfogo, una reazione e una soluzione al problema di una comunità che, per raccogliere fondi e cercare di iniziare una lenta ricostruzione e soprattutto per finanziare la Croce Rossa del Giappone, ha deciso di mettere in vendita un libro fonte, la prova materiale del loro dolore fatto di parole, suoni, immagini, ricordi e tanta speranza per il futuro. L’e-book, creato in una settimana e mezza, è la prova dell’utilità dei social network che testimonia la loro forza e l’importanza che questi hanno nel mondo di oggi fino a diventare quasi uno strumento vitale che, se non per se stessi, aiuta gli altri a risolvere i grandi problemi che spesso si presentano nell’esistenza di alcuni di noi. Il libro 2:46 Quakebook raccoglie le testimonianze di oltre  200 persone, giapponesi e non, che hanno postato sul proprio profilo Twitter le proprie esperienze ed emozioni che sono state inserite nel libro e accompagnate da alcune foto incredibili sul dramma giapponese.

La notizia della distribuzione di Quakebook ha fatto il giuro del mondo guadagnandosi una mezione speciale sul sito web ufficiale del famoso social network ed è stato citato anche sullo status personale di Yoko Ono che conta ben 1,3 milioni di followers.

Editoria digitale ma non solo: si suppone che il libro verrà presto pubblicato e distribuito anche dagli editori cartacei e si spera che l’idea venga sposata anche dalle case editrici di tutto il mondo: se il gesto venisse fatto in ogni paese gli aiuti alla Croce Rossa sarebbero davvero illimitati.

[Photo Credits morgsatlarge]

 

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