Il mio amico Gesù: torna Nicola Legrottaglie

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I libri di conversione verso una religione dei personaggi famosi sono al contempo delle testimonianze che invitano alla lettura e delle opere che vengono prese con ironia da eventuali detrattori. Ed il libro del giocatore Nicola Legrottaglie, non fa eccezione.

Anche “Il mio amico Gesù” porta a tali riflessioni. Forse la colpa è di chi sceglie questi titoli che più che attrarre, un po’ allontanano i lettori atei, chissà. Ad ogni modo cerchiamo di bypassare questo “problema” e concentriamoci sul testo. Nicola Legrottaglie è un cristiano evangelico. Spiegarne le differenze con la fede cattolica sarebbe complicato, diciamo semplicemente che si tratta di una fede di tipo protestante che mette al centro la figura di Cristo.

Una fede che molti personaggi “famosi” vivono con particolare enfasi. Di certo, è palese, dalla sua conversione, il giocatore è totalmente cambiato. E “Il mio amico Gesù” è solo uno dei tanti testi che il ragazzo ha scritto sulla fede. Il suo è un ritorno nelle librerie. Ecco per voi un piccolo estratto del libro ( il quarto), in particolare dell’incipit:

Sono uno che dalla vita ha avuto tutto: soldi, donne, notorietà. Ma fino a quando Dio non si è impossessato del mio cuore, sono stato un uomo inquieto, insoddisfatto, pieno di dubbi. Quando conosci Gesù ti senti una nuova creatura, una persona che finalmente ha trovato un senso.

Ancora una volta prevale lo stile semplice e colloquiale, in un libro che non punta al fanatismo religioso quanto ad una spiegazione, per i credenti ed i non credenti, della figura di Gesù, “un amico al quale affidare la propria vita” e da imitare per i suoi insegnamenti. Un piccolo commento ce lo concediamo: tra tutti i libri “ispirati” alla religione, nonostante un titolo opinabile, forse è quello che potrebbe apparire più credibile e meno noioso per un qualsiasi lettore che con la fede non ha un rapporto perfetto.

Photo Credit | Getty Images

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