Libri erotici: ecco cosa leggono le donne sull’eReader

Quali titoli sono archiviati nell’eReader delle donne? Libri d’amore? Saggi di psicologia? Manuali di giardinaggio? Secondo un’ultima ricerca pubblicata sul quotidiano Wall Street Journal, l’avvento degli eReader avrebbe fomentato la vendita di libri erotici, pubblicazioni tabù che, fino ad ora, difficilmente avrebbero visto la luce del sole (poiché chiusi in un cassetto!).

L’arrivo dei tablet avrebbe così garantito l’anonimato delle opere che, spogliate delle loro copertine, assicurerebbero più privacy alle lettrici femminili dando loro modo di poter leggere i romanzi erotici che preferiscono senza mostrare a tutti il soggetto delle loro letture d’evasione.

Grazie agli eReader, le vendite di romanzi erotici sarebbero aumentate visibilmente negli ultimi mesi dando così modo a tutti gli editori del genere di poter variegare le pubblicazioni di settore e offrire promozioni e sconti più appetibili.

Questa nuova scoperta, accolta con entusiasmo da tutti gli editori americani, si sarebbe già tradotta in un aumento delle pubblicazioni di settore che avrebbe ora puntato soprattutto sulla produzione digitale. A darne conferma è Kelly Gallagher, vicepresidente del Bowker Market Research,  che ha dichiarato che circa il 40% dei nuovi libri in uscita sarà pubblicato in versione digitale, lo stesso trattamento che sarà riservato ai nuovi dodici titoli pubblicati dalla casa editrice americana Cleis Press.

Oltre al vantaggio di poter leggere i libri scelti senza mostrare una copertina, le donne apprezzano anche la discrezione che caratterizza i loro acquisti: se prima era necessario recarsi in libreria per poter comprare i libri che desideravano, ora il tutto può essere realizzato on line dalla propria abitazione in pochi istanti e senza dover mostrare titoli e copertine evidentemente erotiche a cassiere e altri lettori; una novità che ha conquistato il cuore di tutte le lettrici e che ha fatto, e farà, la differenza.

La pubblicazione digitale ha mostrato un aspetto che pochi editori forse sospettavano di scoprire e questa, secondo gli esperti, potrebbe essere solo una delle tante sorprese svelate dall’editoria digitale.

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