Lettori intolleranti

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In casa ho appeso un poster, regalo di un amico, in cui campeggia la scritta Un uomo che legge ne vale due. Io l’ho sempre interpretata così: una persona che legge incontra le esperienze degli altri nei loro racconti, si inoltra in fantasie e desideri a lui sconosciuti, entra in contatto con culture lontane, conosce insomma di più gli altri uomini e attraverso di loro conosce meglio anche se stesso. In teoria.

In pratica, le cose stanno un po’ diversamente. Nella mia lunga carriera di lettrice, ho sempre sperato di incontrare appassionati di romanzi e saggi con cui scambiare opinioni, consigliarci titoli, approfondire gli argomenti affrontati nei racconti che ci sono piaciuti di più. La mia voglia di conversare mi ha portato però a fare un’amara scoperta.

La lettura non rende meno intolleranti. La lettura non amplia automaticamente i nostri orizzonti. La lettura non fa di noi delle persone migliori. Potrebbe essere una domanda simile a quella della gallina e dell’uovo: i libri rendono le persone migliori o le persone migliori leggono i libri?

Non dimenticherò mai una signora di ottanta anni e più che ho conosciuto e a cui ho voluto bene quando avevo vent’anni. La sua esperienza di vita era minima rispetto alla nostra. Non aveva mai letto né era appassionata di film. Eppure, quando parlavo con lei mi sembrava di conversare con una mia coetanea per l’ampiezza di vedute che aveva.

Mi capita invece di parlare con persone che un secondo prima ti stanno magnificando le doti di un romanziere che abita terre lontane e un secondo dopo ti stanno aggredendo perché non la pensi come loro.

La pluralità dei punti di vista, che è un regalo innegabile che ci fanno gli scrittori, non passa dunque automaticamente nel nostro cuore e nel nostro cervello. Non si sedimenta fino a germogliare in un nuovo pensiero se noi non gliene diamo la possibilità.

Voi lettori di Libri e Bit che mi raccontate? Che esperienza avete avuto confrontandovi con altri appassionati della lettura?

Photo Credits | ceslava.com su Flickr

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