Un carro armato pieno di libri, la distruzione di massa secondo Lemenoff

Installazione, carro armato con libri

Chi si ricorda l’espressione sessantottina “mettete fiori nei vostri cannoni”? Ecco, c’è chi ha pensato che i libri erano una scelta decisamente più saggia e più utile dei fiori e se li è portati in giro nei quartieri più disagiati.

Stiamo parlando di Raùl Lemesoff, un artista argentino che ha realizzato un’installazione intitolata Arma di distruzione di massa. L’installazione ha la forma di un carro armato, ma è stata realizzata con un’auto che ha terrorizzato la gente negli anni ’70: la Ford Falcon verde degli squadroni della morte, che eliminavano chiunque si opponesse al regime militare.

Fatto questo, ha riempito il carro armato di libri e lo ha portato nei quartieri più malfamati o abbandonati di Buenos Aires, mettendo a disposizione di tutti, gratuitamente, gli oltre mille volumi che aveva caricato. Un’arma di distruzione che si trasforma in un’arma di istruzione.

Non ci sono infatti cambiamenti né evoluzione senza la cultura, senza una formazione della coscienza critica. Lo sanno bene tutte le organizzazioni che girano nelle zone più disagiate della Terra e che affiancano immediatamente agli ospedali anche le scuole.

Il progetto di Lemenoff non è affatto nuovo. Se vi recate sulla sua pagina Flickr, da cui ho preso la fotografia e i cui credits trovate alla fine del post, scoprirete che le immagini risalgono al 2008. Eppure in Italia sta ottenendo maggiore attenzione in questi giorni.

A voler essere buoni, la risonanza che Lemenoff voleva ottenere con il suo progetto si sta estendendo oltre i confini dell’Argentina. A voler essere cattivi, ne parliamo (noi italiani intendo, non noi di Libri e bit) perché sta diventando di moda e ci siamo ritrovati per caso un link tra le mani.

Io ad essere sincera, appena ho visto l’installazione ho pensato a Bruno Vespa, forse perché in questi giorni alcuni amici mi stanno mandando divertenti link ai suoi plastici. Tuttavia mi è venuto da pensare che alcuni libri sono armi di distruzione, sul serio. Ciò che va sempre difeso non è il libro in sé, ma il diritto a leggere e scrivere (e lasciar perdere ciò che non ci va).

Photo Credits | Raulinoff su Flickr

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