Il miglio verde, di Stephen King

Il Miglio verde è uno dei libri più particolari di Stephen King. Forse uno di quelli che oltretutto ha vissuto, per via della propria pubblicazione, più di una vita. Non bisogna infatti dimenticare che questo romanzo fu pubblicato inizialmente “a puntate” e non solo negli Stati Uniti ma tutto il mondo. Ancora oggi in alcune librerie, è possibile trovare questo romanzo diviso in episodi. Riassumerlo in una sola parola? Sentito.

In qualsiasi forma lo si legga, è innegabile che Il Miglio Verde sia una storia ben congegnata e ben scritta. Lo stesso film da essa tratto, molto fedele al libro ed interpretato da Tom Hanks,  è uno dei frutti più “freschi” e seri mai partorito dalla mente dello scrittore. Perché non si parla di una saga, di un racconto fantasy, ma di un storia reale connotata da elementi “particolari”. Tento di spiegarle meglio: nonostante l’elemento sovrannaturale inserito nella storia preso da solo sia poco credibile, la stessa è caratterizzata in modo così preciso e realistico da rendere concepibile il tutto.

A partire dal ultracentenario protagonista, fino ad arrivare al carcerato che parla con il topo. Ed in buona parte anche allo stesso roditore che con la sua storia incarna un po’ quella che sarebbe la necessità primaria dell’uomo: rimanere umile davanti a miracoli ed ai fatti inspiegabili. Il miglio verde è la storia di un carcere, o per meglio dire del braccio della morte di una prigione nei primi decenni del 20º secolo. E come tale è caratterizzata da quelle che sono (o meglio) erano le problematiche dei tempi non solo a livello “tecnologico” ma anche a livello sociale.

All’interno della storia King affronta il problema del nepotismo e quello delle carceri in un’unica soluzione, molto differente da quella utilizzata, ad esempio, nel racconto di Stand by me “La redenzione di Shawshank”. Il miglio verde può essere considerato quasi un racconto di fede. E molto cambia a seconda del punto di vista che si vuole intraprendere nell’approcciarsi alla storia nel corso della lettura.

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