Poesie di Natale, un regalo prezioso ed economico

Pergamene poesie NataleTempo di crisi, tempo di regali. Perciò me ne stavo accovacciata davanti al pc in cerca di qualche idea economica con cui fare bella, bellissima figura presso i miei amici (squattrinati come me e dunque pieni di comprensione e privi di idee come me). Ad ogni modo, mi sono imbattuta nella foto che vedete in apertura del post.

No, mi sono detta. Non posso regalare una simil pergamena con una poesia di Natale. Non mi piacciono le solite poesie di Natale, tranne quelle che recita mia figlia, quando torna tutta contenta dall’asilo me le recita tutta seria e compresa (rifiutandosi naturalmente di farlo il 25 dicembre).  A meno che io non riesca a trovare dei testi interessanti e non sdolcinati.

Nella mia, onestamente non facile, ricerca mi sono imbattuta subito in una breve poesia di Federico Garcìa Lorca, poeta e drammaturgo spagnolo. Si intitola Dio in fasce.

E così, Dio scomparso, che voglio averti.
Piccolo cembalo di farina per il neonato.
Brezza e materia unite nell’espressione esatta
per amor della carne che non sa il tuo nome.

E così, forma breve d’inefferabile rumore,
Dio in fasce, Cristo minuscolo ed eterno,
mille volte ripetuto, morto, crocifisso,
dall’impura parola dell’uomo che suda.

D’accordo, non si sente lo scampanellio delle renne, leggendola. Non è dolce o romantica, non ci fa immaginare la neve. Perché questa è una poesia che torna alle origini del Natale, a prima che la Coca Cola ne facesse un suo spazio pubblicitario personale. Riprende temi teologici complessi e anche senza mettere in nota, sul retro della pergamena, un apparato critico apposito, piacerà sicuramente a chi vive dicembre in una prospettiva religiosa.

Farà anche contento l’amico sempre a caccia di testi diversi dal solito, no? Ora però mi tocca cercane una anche per l’amico gigione, che entrerebbe in crisi già al primo verso. Suggerimenti?

 

Photo Credits | salicia su Flickr

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