I buoni proprositi letterari del 2012: più digitale e più classici

Il nuovo anno è appena iniziato: siamo nel 2012. E se un giorno fa era tempo di bilanci, un po’ come la protagonista de “Il diario di Bridget Jones” fa ogni anno, è anche tempo di buoni propositi. Il mondo letterario non può rimanere escluso da questa mia formulazione di intenti. Se c’è una cosa della quale mi sono convinta è che vi sia la necessità, personale, di affidarmi un po’ di più al digitale.

Perché fare delle recensioni su alcuni modelli di e-reader è molto semplice, ma spesso volentieri possederne uno personale non lo è altrettanto. Il problema va riscontrato nella mancanza di tempo per recarsi all’adeguato negozio, ma anche nella necessità di contenere i costi. Ed è proprio in base a questo assunto che è nata la mia decisione di dotarmi di un lettore di libri digitale personale: per darmi modo di poter godere di maggiori opere in futuro.

È inutile prendersi in giro: i prezzi sono alti e spesso e volentieri acquistare 6-10 libri, a meno di uno sconto eccezionale o di edizioni integrali particolari come quelle vendute dalla Newton& Compton , risulta essere spesso proibitivo. Siccome non sono Ray Bradbury e mi sento particolarmente aperta alle innovazioni tecnologiche, uno dei miei primi buoni propositi per l’anno nuovo è quello di dotarmi di un lettore di ebook. La scelta, sono sincera, è molto vicina a Kindle.

Buon prezzo, buone prestazioni, interessante formula. Ma la decisione ancora non è stata presa.

Un altro buon proposito è quello di sforzarmi un pochino di più nell’avvicinarmi ai classici. Non sono sicura di riuscire ad approcciarmi bene in merito alla letteratura russa, ma penso di poter provare a leggere qualche cosa di Jane Austin: è assurdo non riuscire a leggere delle opere così belle (a detta di tutti,n.d.r.) solo per via di un’idiosincrasia congenita a un certo tipo di prosa. In fin dei conti amando Jane Eyre, non dovrebbe risultarmi troppo difficile. Voi cosa mi consigliate?

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