La coscienza di Montalbano di Andrea Camilleri, recensione

Eccoci qua all’appuntamento con La coscienza di Montalbano di Andrea Camilleri. Cosa dire di questo ennesimo appuntamento, postumo, con lo scrittore siciliano? Che ne avevamo bisogno a prescindere dalla tipologia di fan che si è.

Una raccolta imperdibile

Poco importa infatti se si è saltuari e stagionali nei confronti delle sue opere o se si è assidui lettori e fan di lunga data. Questo libro, in realtà raccolta di racconti, è proprio quello che ci vuole in questo momento. La Sellerio ancora una volta non delude, sebbene faccia strano pensare che il Maestro non sia più in vita.

Nel caso specifico di La coscienza di Montalbano, i racconti inseriti nel tomo sono sei e va detto che la differenza rispetto ai romanzi singoli un po’ si sente. Ma la sensazione è tutt’altro che spiacevole. Quello di cui ci accorgiamo, anche senza leggere nessun frontespizio o sinossi, è che si tratta di testi scritti in tempi diversi. Questo però non ci porta a domandarci perché siano rimasti al di fuori delle antologie che Andrea Camilleri ha condiviso con i suoi fan in vita.

Quel che colpisce è il ritmo diverso, molto più veloce rispetto a quello a cui siamo abituati e la prima cosa che viene in mente è forse che per attirare nuovi lettori, un’opera del genere è perfetta.  E questo perché quelle che sono le qualità della scrittura di Camilleri ci sono tutte e sono decisamente a portata di testa di chiunque.

Risposta del lettore a La coscienza di Montalbano

E il lettore, almeno così è successo a noi, sviluppa una risposta immediata alla “malizia“, passateci il termine del racconto.  Quel che è certo è che eliminano uno degli elementi che forse alcuni lettori non gestiscono benissimo: la lunghezza dei romanzi.

La coscienza di Montalbano, senza dubbio, mette il lettore davanti a un prodotto che gli è familiare per quanto non coincidente in pieno a ciò a cui era abituato. È un problema? Assolutamente no, dato che Salvo Montalbano è comunque un personaggio che ti entra dentro per la sua caratterizzazione e questo avviene da una vita. Piccolo consiglio: bisogna fare attenzione ai titoli. Sono molto più “giocosi” di quello che ci si aspetta.

Non vogliamo spoilerare qualcosa di questa opera: quel che è certo è che i casi di cui si occuperò il poliziotto più famoso della televisione e della narrativa italiana saranno molto coinvolgenti anche dal punto di vista della trama e del ragionamento. È un libro consigliato al 100%. A tutti.

Lascia un commento