Roberto Saviano - Vieni via con me

Libri in uscita dal 28 febbraio al 5 marzo 2011

Roberto Saviano - Vieni via con me

Finalmente è arrivata la settimana tanto attesa dai lettori di Roberto Saviano: il 2 marzo, infatti, sarà disponibile in tutte le librerie Vieni via con me, raccolta di monologhi presentati dallo scrittore durante l’omonima trasmissione televisiva condotta con Fabio Fazio.

Otto storie che ritraggono i problemi dell’Italia, come la ‘ndrangheta al nord, l’emergenza rifiuti a Napoli, il subdolo meccanismo della macchina del fango. Ma accanto alla denuncia, c’è anche il racconto di vite vissute con onestà, a partire dalla lotta di Piergiorgio Welby, fino alla difesa della Costituzione di Piero Calamandrei. Sarà pubblicato da Feltrinelli al prezzo di 13,00 euro.

Ma durante la settimana ci saranno interessanti uscite editoriali, a partire dal nuovo libro di Andrea Camilleri.

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Il quaderno ungherese di Anne-Marie Garat

Il quaderno ungherese di Anne-Marie Garat è quello che si definisce un romanzone e non solo per le quasi mille pagine di cui è composto, ma per il modo in cui la vicenda della protagonista viene narrata.

E’ il 1913, siamo a Parigi. Gabrielle Demachy è innamorata di un uomo, Endre Luckácz, eternamente in viaggio per motivi che lei non comprende completamente. Quando le viene annunciata la morte di lui e le vengono consegnati il baule con una parte del bagaglio, Gabrielle intuisce che qualcosa non quadra e decide di intraprendere una sorta di indagine per far luce sulla vicenda.

Da quel momento l’acuta e testarda protagonista vedrà cambiare i rapporti con la sua più cara amica, Dora, entrerà in contatto con la famiglia che forse custodisce il segreto della morte di Endre, incontrerà un uomo tanto colto e affascinante quanto misterioso, Paul Galay, e stringerà un forte legame con una bambina che sarà determinante nella sua storia.

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La Torre Nera: La Torre Nera – Parte Prima

Con il settimo ed ultimo capitolo della saga, “La torre nera”, Stephen King raggiunge l’apoteosi della sua carriera. Inutile negarlo, la maggior parte dei suoi lettori potranno confermarlo: dopo di essa non sono state molte le storie dello scrittore che hanno emozionato. Non che la sua vena si sia esaurita, semplicemente quando si raggiunge il punto più alto, non si può sperare di superarlo.

Questo volume rappresenta la conclusione ed il perché di più di trent’anni di scrittura dell’artista ed è impossibile non notare come alla fine lo stesso King si riveda nel suo eroe più controverso. La recensione necessita di una arbitraria suddivisione in due parti, al fine di essere il più possibili esaurienti.

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Un mondo di donne, Trecento ritratti celebri

Un mondo di donne-Trecento ritratti celebri di Luise F. Push e Susanne Gretter è un testo del 1999, tradotto in Italia nel 2003 e riproposto in una seconda edizione nel 2006 da Il Saggiatore.

Affronta in maniera sintetica la biografia di trecento donne, alcune molto famose come ad esempio Maria Callas, Ingrid Bergman, Simone de Beauvoir, Silvia Plath, Edith Piaf, Tamara de Lempicka, Indira Gandhi. Altre poco conosciute, ma non meno importanti nella storia del mondo culturale, politico, letterario, scientifico.

Le biografie naturalmente non sono, non possono essere, estese, ma sono sufficienti a darci un’idea della donna di cui stiamo leggendo. Nei momenti in cui abbiamo poco tempo, appellandoci al diritto del lettore di spizzicare, possiamo curiosare, saltare tra una pagina e l’altra.

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Raymond Carver, fu vero minimalismo?

Raymond Carver è morto a soli cinquantanni e tuttavia ha fatto in tempo a diventare uno dei maggiori narratori americani del novecento.

Poco prima di morire, nel 1988, ha curato lui stesso l’antologia Da dove sto chiamando che vedete nella foto di apertura, edita da Minimum Fax nel 2003 e da Einaudi nel 2010.

E’ stata la scrittrice Tess Gallagher, sposata da Carver due mesi prima della morte e da lui nominata esecutrice testamentaria, a rivelare al mondo intero che Carver non poteva essere l’iniziatore del minimalismo americano in quanto lui stesso non era affatto minimalista, ma costretto a ridurre all’osso i suoi racconti dal suo editor Gordon Lish.

La raccolta di racconti che regalò a Carver la sua fama, ovvero Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, sembra sia stata rieditata da Lish, senza che Carver potesse farci niente. Ridotta di più del cinquanta per cento e fortemente rimaneggiata, venne poi riproposta dallo scrittore in versione integrale prima della sua morte.

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Il rasoio di Occam di Massimo Smith

A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire.

Questo è il principio con cui Guglielmo di Occam, filosofo inglese del quattordicesimo secolo, ha illuminato anche il pensiero scientifico moderno. Solo che in Il rasoio di Occam di Massimo Smith, autore napoletano classe 1964, le cose non vanno apparentemente in questo modo.

Nel romanzo, edito da Fanucci, le vicende in cui si imbatte Francesca, giornalista napoletana, sono complesse e difficili da interpretare. Testimone oculare dell’omicidio di un bambino, Francesca ne parla con toni accesi nel blog del giornale. Presa dalla rabbia, racconta nei dettagli come si vendicherebbe di chi ha causato la morte del piccolo.

La notte stessa due persone vengono uccise con le modalità da lei descritte. Sospettata e condotta in commissariato, Francesca si ritroverà non solo a dover difendere la propria innocenza, ma anche il suo rapporto di coppia che, man mano che le indagini proseguono, crolla sotto il peso della tensione.

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Racconti di vento e di mare, per gli appassionati di Conrad e non solo

Racconti di vento e di mare, a cura di Giorgio Bertone, è una godibilissima raccolta di racconti che hanno come tema, appunto, il mare, i pirati, i fari, le nuove rotte, i naufragi e via dicendo.

La raccolta è sorprendente perché oltre al classico e amatissimo Joseph Conrad, che tutti ci aspettiamo di trovare, ci sono autori che abitualmente non associamo a questo tipo di narrazione, altri di cui neanche sospetteremmo un tentativo di narrazione marinaresca.

Per citarne solo alcuni: Carver, Camus, Kafka, Dahl, Doyle Gauguin. Tra gli italiani, alcuni scrittori che rientrano nei capitoli dedicati ai racconti di chi non ha mai visto il mare: Montale, Pavese, Sartori, De Amicis. Il più divertente?

A mio parere è il racconto del poeta livornese Giorgio Caproni (1912-1990) intitolato Messaggi dal faro. Si tratta di tre irriverenti paginette che raccontano di un faro nell’oceano che ha come guardiani dei frati di clausura. Tra costoro e i marinai si accende una piccola battaglia a colpi di codice Morse. Chi l’avrà vinta e come non ve lo svelo. Vi assicuro però che la storia vi divertirà moltissimo.

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Le donne sono inferiori e un libro lo dimostra

Per il fine settimana ho pensato ad un libro che ci farà sicuramente divertire, anche se a ben pensarci, date le ultime news dal mondo politico, c’è più da piangere che da ridere. Leggete con attenzione il brano che vi riporto e poi vi racconterò in quale tomo l’ho trovato e vi sarà chiaro anche il perché cito la situazione politica.

Benché le signorine moderne si cimentino con la scienza, col pensiero, ed abbiano accesso per mezzo di esami e concorsi alle libere professioni, la verità è che la loro costituzione fisiologica conferisce una particolare forma alle loro operazioni mentali. […]

[…] Non è, generalmente ed esclusivamente, ed esclusivamente nell’arte, nella scienza, nelle scoperte o nelle lettere, né nell’esercizio del potere, che la donna raggiungerà il suo fine: essa è costituita, nel corpo e nell’anima, per la maternità, per il sacrificio, per la dedizione […] nel lavoro le ragazze trovano una soluzione “provvisoria” (esse la desiderano tale) al problema del loro avvenire…

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La Torre Nera: La canzone di Susannah

La canzone di Susannah” è il quinto e penultimo capitolo della saga di Stephen King, “La Torre nera“. Si tratta di un volume controverso, differente rispetto tutti gli altri della stessa serie. In questo caso le differenze non vanno rilevate a livello stilistico, ma quanto in quello narrativo.

Si tratta del libro con meno mordente rispetto agli altri, ma rappresenta un volume chiave se si intende capire la storia in tutto per tutto.

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La vita accanto di Mariapia Veladiano

Qualche volta bisogna stare attenti anche a chi ci vuol bene.

La vita accanto di Mariapia Veladiano, edito da Einaudi è un romanzo che passerà velocemente di mano in mano. A prescindere, infatti dalla storia che racconta, questo libro richiama alla memoria di ognuno di noi quel senso di costrizione e di inadeguatezza paralizzante che molte volte ci ha fatto vivere una vita non nostra.

La protagonista di La vita accanto si ritrova rovinata non tanto dalla sua bruttezza quanto dalla reazione della madre al suo aspetto. Una madre anaffettiva e lontana, prigioniera delle sue aspettative e delle sue paure, incapace di superarle e superarsi per andare incontro a sua figlia.

Il padre di Rebecca tollera la figlia, che viene degnata d’attenzione solo dalla zia Erminia, una pianista solare, bella, libera che comprende che la musica sarà la salvezza di quella bambina cresciuta di notte, tenuta lontana dagli occhi del mondo.

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