copertina uno tira l'altro

Uno tira l’altro di Sarah-Kate Lynch

copertina uno tira l'altroNon fatevi ingannare dal colore della copertina. Florence Darling sembra la classica eroina da chick lit per quarantenni, ma il romanzo, la storia stessa, portano in realtà i lettori a riflettere su quanto conti nella vita avere un punto di vista positivo e propositivo, su quanto i pregiudizi siano dannosi e inutili, su come spesso la paura domini le nostre scelte, magari quelle più importanti, logorandoci e facendoci sbagliare.

Florence ha una vita tranquilla: si è sposata giovanissima con il suo primo grande amore, Harry; ha aperto un negozio in società con un’amica, Charlotte; ha un figlio diciannovenne, Monty, che si trova in Australia per un anno sabbatico, e abita nella casa che le ha lasciato in eredità la sua amata nonna, Rose. Un bel giorno però, Puzzola O’Farrell (no, non vi dico chi è) rompe un prezioso specchio del suo negozio di antiquariato.

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le tredici susie moloney

Le tredici, donne inquietanti per un libro mozzafiato

le tredici susie moloneyNon cominciate a leggere questo romanzo di pomeriggio, altrimenti sobbalzerete ad ogni rumore e passerete una notte inquieta. Avevo appena detto a mio marito: sai, è un romanzo carino, si parla di streghe, ma non in modo spaventoso, quando ho voltato pagina ed è cominciata la parte più inquietante della storia.

La storia, appunto: Paula e sua figlia Rowan tornano ad Haven Woods per aiutare la nonna, Audra, che sta molto male anche se nessuna delle sue amiche vuole sbilanciarsi sui sintomi e all’orizzonte non ci sono dottori o infermiere che possano spiegare cosa sta succedendo.

Rowan non ha mai conosciuto suo padre, morto adolescente, come scoprirà, proprio ad Haven Woods, ma sente che qualcosa non torna in quella cittadina. E che è meglio tenersi stretto il crocifisso di plastica che le hanno rifilato le suore della scuola in cui studia.

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L’uomo in fuga, di Stephen King

Torniamo a parlare del Richard Bachman insito in Stephen King attraverso una delle sue opere più riuscite: L’uomo in fuga. Al pari de “La lunga marcia” fa parte di quel filone dello scrittore statunitense legato in qualche modo ad un futuro incerto e quasi ipertecnologico nel quale l’essere umano perde la maggior parte delle sue libertà e si trova a dover combattere per vivere. Centro di tutto? La televisione anche in questo caso.

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Chi si ricorda di Walt Whitman?

Quando uscì Nemo, tutti si fiondarono a comprare i pesci pagliaccio. Precedentemente, molti molti anni prima, tutti avevano dato la caccia ai Dalmata. Quando spopolò nelle sale il film L’attimo fuggente, con Robin Williams, eravamo tutti lì a confrontarci sul poeta tanto affascinante quanto per noi sconosciuto Walt Whitman.

Amatissimo in patria, Whitman, statunitense, nato nel 1812 e morto nel 1892 deve la sua fama alla raccolta Foglie d’erba, da cui ho tratti versi che troverete alla fine del post. In Italia è invece diventato famoso o per meglio dire popolare per la strofa che comincia con O Capitano!mio Capitano!. I suoi versi sono pubblicati da diversi editori.

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I libri che compriamo per sembrare intelligenti: una ricerca curiosa

L’80% dei libri che conserviamo negli scaffali della nostra libreria sarebbero stati acquistati per un unico scopo: quello di farci apparire intelligenti agli occhi dei nostri ospiti. La scioccante (ma veritiera?) dichiarazione è stata pubblicata qualche giorno fa dal Daily Mail che, grazie a una ricerca, ha potuto affermare quasi con certezza che la maggior parte dei libri che acquistiamo nelle librerie della nostra città non sempre vengono letti, anzi, spesso vengono solo posizionati nella fila più visibile dei nostri scaffali.

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L’occhio del male, di Stephen King

Dimagra. Questa è la parola chiave de “L’occhio del male” e l’incubo del protagonista, un avvocato obeso quarantenne, sposato con prole adolescente. E senza dubbio, per ciò che mi conderne, uno dei libri di Stephen King più particolari perché in grado di scatenare empatia per un “cattivo certificato” in grado di schierarsi con i buoni.Spiegare in poche parole questo libro è difficile.Essenzialmente si è davanti ad un’opera di Stephen King, ancora conosciuto in questo caso sotto lo pseudonimo di Richard Bachman, che non ha bisogno di particolari commenti.

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copertina brave ragazze

Le brave ragazze non leggono romanzi

copertina brave ragazzeVi capita mai di essere conquistati da un libro che ancora non avete letto? A me succedendo con Le brave ragazze non leggono romanzi. Non sapevo che alle donne venisse davvero sconsigliata, in tempi antichi, la lettura dei romanzi.

Quello che sapevo, per esperienza diretta, è che una donna che legge non piace, non a tutti. Forse a quarant’anni è una carta che ti puoi giocare per guadagnare in personalità visto che le oche con le rughe diventano velocemente patetiche. Un ritocchino costa sempre più di una serie di libri in edizione economica, no?

Torniamo a noi: non dimenticherò mai un uomo che mi disse che il mio problema era che pensavo. Per fortuna non era il mio tipo e il commento mi rattristò, ma non mi ferì.

Dopo aver combattuto anni con l’assurdo luogo comune che vuole che le donne più appetibili siano anche le meno colte, però mi accorgo che non è finita. Ho scoperto un altro insospettabile pregiudizio riguardo la lettura delle donne.

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E’ morto Steve Jobs: si prevede un boom di biografie

Dopo 7 anni di lotta contro il mare incurabile che lo ha colpito nel 2004, Steve Jobs, fondatore della Apple, muore a 56 anni. Un avvenimento che accade in un periodo nel quale, soprattutto dopo il suo annuncio lo scorso agosto dell’abbandono all’azienda, decine di biografie, più o meno autorizzate, si sono affacciate al mercato o sono state annunciate in pompa magna. Che fine faranno? Io scommetterei su un boom incontenibile di vendite.

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Alfred Tennyson, In memoriam

Donna e versi di Tennyson

Ci sono alcune coincidenze che mi lasciano sempre molto perplessa. Stamattina, per dirne una, mi sono svegliata pensando di parlare su Libri e Bit del poeta vittoriano Alfred Tennyson (nato nel 1089 e morto nel 1892). Perché mi è venuto in mente? Non ne ho idea, non ho mai letto un verso che sia uno di questo autore.

Apro Google e scopro che è morto Steve Jobs. Perdo due ore su Facebook a parlarne con gli amici. Poi decido di mettermi a lavorare, finalmente, e mi metto a caccia di notizie su Tennyson e scopro che la sua opera più famosa si intitola In memoriam, scritta dopo la morte di un suo caro amico e composta da 131 componimenti di varia lunghezza.

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Copertina Nagel introduzione filosofia

Thomas Nagel: la filosofia per i non addetti ai lavori

Copertina Nagel introduzione filosofiaPrimo anno di filosofia. Dopo un paio di mesi mi chiedo che ci faccio io in mezzo a questa gabbia di matti: la professoressa dei corsi che si tengono dal lunedì al mercoledì espone una serie di tesi che il professore delle lezioni dal giovedì al sabato ribalta nell’esatto contrario.

Per fortuna uno dei libri su cui devo studiare è Una brevissima introduzione alla filosofia di Thomas Nagel, classe 1937, tra i principali studiosi della filosofia della mente (no, non è proprio il caso di mettermi a spiegare di cosa si tratta, dovrei ristudiare tutto un’altra volta).

Questo piccolo e agile libretto consente a tutti, anche a chi non studia filosofia, di farsi un’idea della ragion d’essere di questa disciplina.

Scoprirete che la filosofia non coincide con la noiosa, ahimè, storia della filosofia che ci tocca studiare alle superiori e che tutti noi prima o poi, senza rendercene conto, “filosofeggiamo”.

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