L’incendiaria, di Stephen King

Chi ormai si è abituato a leggere le mie recensioni su Stephen King, forse avrà maturato la convinzione che in generale amo tutte le sue opere. Stupirà forse sapere che non è affatto così. L’equazione “Valentina adora il Re” non concepisce infatti l’entrata in questa serie di libri de”L’incendiaria” l’opera secondo me più brutta, insieme a “La bambina che amava Tom Gordon” mai concepita dallo scrittore americano.

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L’autunno di Nazim Hikmet

foglie autunnali ritoccate con photoshop

Quando vado a caccia di testi e immagini per l’infanzia, sempre per lavoro, mi capita spesso di fare ricerche tematiche. Ad esempio, questo è il periodo dei lavoretti e delle filastrocche che parlano dell’autunno.

Così, mi sono detta, perché non fare la stessa cosa per noi lettori adulti? Ultimamente ho cercato di riprendere in mano alcuni testi poetici, di riscoprire il tempo e lo spazio dettati e immaginati dal verso poetico. Spesso mi sono lanciata in rete senza paracadute per lasciarmi sorprendere da risultati casuali.

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Recensione di Ogni giorno, ogni ora di Nataša Dragnić

Ogni giorno, ogni ora è il primo romanzo di Nataša Dragnić, scrittrice croata adottata, già dagli studi universitari dalla Germania, dove vive e lavora come insegnante di lettere e filosofia. Ogni giorno, ogni ora è il auo primo romanzo ed è una storia di amore e di riscatto, un libro in cui si racconta la vita di Luka e Dora, i protagonisti dell’opera della scrittrice che verranno seguiti dalla voce narrante dal momento della loro nascita, fino al loro ultimo giorno.

I due protagonisti si incontrano il primo giorno di scuola scoprendo, fino dal primo sguardo, di essere destinati a passare insieme la loro vita.

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Buick 8, di Stephen King

Buick 8 è uno di quei libri che io raccolgo sotto lo scaglione  dei libri moderni di Stephen King,. Ma sarei ipocrita se non dicessi che mi ha lasciata perplessa la sua lettura. Essenzialmente si tratta di una storia ben scritta, emozionante al punto giusto, ma incompleta. Come se in qualche modo, mancasse qualche spiegazione necessaria alla completa digeribilità del libro.

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copertina due storie amore mancinelli

Due storie d’amore di Laura Mancinelli

copertina due storie amore mancinelliNon so voi, ma io ho sempre subito il fascino del ciclo dei Nibelunghi.Frequentavo la terza media (tanto, tanto tempo fa) quando uno dei nostri professori ci raccontò la storia di Sigfrido, che si bagnava nel sangue di drago che lo avrebbe reso vulnerabile. Come però accade a tutti i grandi eroi, qualcosa non andava per il verso giusto e una piccola foglia, caduta sulla sua spalla, impedendo al sangue di toccarlo, determinava la vulnerabilità di Sigfrido ed insieme il suo tanto eroico quanto triste il suo destino.

Devo ammettere che la mia passione per questa storia mi ha portato a dedicare diverse ore alla soluzione degli enigmi di un videogioco in tema, Ring, che aveva come colonna sonora, naturalmente, le composizioni di Wagner. Quando però ho cominciato a leggere Due storie d’amore di Laura Mancinelli non sapevo che mi sarei imbattuta nelle stesse storie.

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copertina uno tira l'altro

Uno tira l’altro di Sarah-Kate Lynch

copertina uno tira l'altroNon fatevi ingannare dal colore della copertina. Florence Darling sembra la classica eroina da chick lit per quarantenni, ma il romanzo, la storia stessa, portano in realtà i lettori a riflettere su quanto conti nella vita avere un punto di vista positivo e propositivo, su quanto i pregiudizi siano dannosi e inutili, su come spesso la paura domini le nostre scelte, magari quelle più importanti, logorandoci e facendoci sbagliare.

Florence ha una vita tranquilla: si è sposata giovanissima con il suo primo grande amore, Harry; ha aperto un negozio in società con un’amica, Charlotte; ha un figlio diciannovenne, Monty, che si trova in Australia per un anno sabbatico, e abita nella casa che le ha lasciato in eredità la sua amata nonna, Rose. Un bel giorno però, Puzzola O’Farrell (no, non vi dico chi è) rompe un prezioso specchio del suo negozio di antiquariato.

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le tredici susie moloney

Le tredici, donne inquietanti per un libro mozzafiato

le tredici susie moloneyNon cominciate a leggere questo romanzo di pomeriggio, altrimenti sobbalzerete ad ogni rumore e passerete una notte inquieta. Avevo appena detto a mio marito: sai, è un romanzo carino, si parla di streghe, ma non in modo spaventoso, quando ho voltato pagina ed è cominciata la parte più inquietante della storia.

La storia, appunto: Paula e sua figlia Rowan tornano ad Haven Woods per aiutare la nonna, Audra, che sta molto male anche se nessuna delle sue amiche vuole sbilanciarsi sui sintomi e all’orizzonte non ci sono dottori o infermiere che possano spiegare cosa sta succedendo.

Rowan non ha mai conosciuto suo padre, morto adolescente, come scoprirà, proprio ad Haven Woods, ma sente che qualcosa non torna in quella cittadina. E che è meglio tenersi stretto il crocifisso di plastica che le hanno rifilato le suore della scuola in cui studia.

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L’uomo in fuga, di Stephen King

Torniamo a parlare del Richard Bachman insito in Stephen King attraverso una delle sue opere più riuscite: L’uomo in fuga. Al pari de “La lunga marcia” fa parte di quel filone dello scrittore statunitense legato in qualche modo ad un futuro incerto e quasi ipertecnologico nel quale l’essere umano perde la maggior parte delle sue libertà e si trova a dover combattere per vivere. Centro di tutto? La televisione anche in questo caso.

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Chi si ricorda di Walt Whitman?

Quando uscì Nemo, tutti si fiondarono a comprare i pesci pagliaccio. Precedentemente, molti molti anni prima, tutti avevano dato la caccia ai Dalmata. Quando spopolò nelle sale il film L’attimo fuggente, con Robin Williams, eravamo tutti lì a confrontarci sul poeta tanto affascinante quanto per noi sconosciuto Walt Whitman.

Amatissimo in patria, Whitman, statunitense, nato nel 1812 e morto nel 1892 deve la sua fama alla raccolta Foglie d’erba, da cui ho tratti versi che troverete alla fine del post. In Italia è invece diventato famoso o per meglio dire popolare per la strofa che comincia con O Capitano!mio Capitano!. I suoi versi sono pubblicati da diversi editori.

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I libri che compriamo per sembrare intelligenti: una ricerca curiosa

L’80% dei libri che conserviamo negli scaffali della nostra libreria sarebbero stati acquistati per un unico scopo: quello di farci apparire intelligenti agli occhi dei nostri ospiti. La scioccante (ma veritiera?) dichiarazione è stata pubblicata qualche giorno fa dal Daily Mail che, grazie a una ricerca, ha potuto affermare quasi con certezza che la maggior parte dei libri che acquistiamo nelle librerie della nostra città non sempre vengono letti, anzi, spesso vengono solo posizionati nella fila più visibile dei nostri scaffali.

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