Intervista a Francesca Sanzo, ideatrice di Fabularia

Schermata Fabularia

Dopo aver intervistato Alice Reina, delle edizioni Puck e Silvia Storelli, che ha legato Twitter e poesia, passo la parola ad un’altra donna che in rete ha sperimentato una narrazione diversa dal solito. Si chiama Francesca Sanzo ed è l’ideatrice del progetto Fabularia – Favole per aria, che raccoglie in un blog delle favole molto particolari.

L&B: Ci racconti il progetto Fabularia in due righe?
FS: Fabularia è un luogo della mia fantasia dove impasto le storie che racconto a mia figlia e le trasformo in testo. Fabularia è anche un blog e un progetto editoriale.

L&B: Quali sono i commenti al progetto? Le mamme come l’hanno ascolto e come hanno accolto il discorso sugli stereotipi?
FS: In questo ultimo anno sono stata invitata a qualche reading e lettura delle mie favole: devo ammettere che i commenti che ascolto con maggiore attenzione non sono tanto quelli delle mamme, quanto quelli dei bambini. In generale mi sembra che lo stile Fabularia piaccia perché mischia generi, giochi di parole e stili retorici, passando da toni aulici fiabeschi al linguaggio quotidiano.

Rispetto agli stereotipi, alcune mie favole sono state scritte con l’intento di sovvertire il modello della principessa che viene salvata dal principe e indossa vestiti sfarzosi e scarpe con i tacchi. Gioco con i modelli insieme ai bambini e loro ridono molto quando – per esempio – racconto della principessa Matilde che per salire su un albero rimane in mutandoni. La sensibilità verso gli stereotipi di genere, per sovvertirli, per fortuna si sta diffondendo e sono tantissimi gli autori che li manipolano ironicamente.

L&B: Il progetto Fabularia cosa ti sta regalando?
FS: Mi diverto, gioco con la mia bambina (che la prima a ispirare le storie, attraverso i suoi disegni o le cose che mi racconta) e con i suoi coetanei. Inoltre quando scrivo favole mi dimentico dei problemi e delle cose brutte della vita quotidiana o del mondo. La parola “crisi” per esempio, la potrei prendere e infilare dentro a una pozione magica della Strega Rantolina che con i suoi potenti mezzi la fa a fettine e la trasforma in “risi”, arriva una bambina che la tira e l’allunga e diventa una “risata”.

L&B: Come è cambiata secondo te la narrazione per bambini in questi anni?
FS: E’ una domanda un po’ complicata a cui è difficile rispondere. Noi leggiamo moltissimo Gianni Rodari che è intramontabile ma anche tanti libri contemporanei. Tra gli autori che amo di più (e che conservano quella levità riflessiva tipica di Rodari) ci sono Beatrice Alemagna e Bruno Tognolini. In generale mi pare che oggi la narrazione sia diventata più veloce e sincopata a causa dei tempi televisivi e cinematografici e che si meticci di molti linguaggi.

L&B: Come mamma, come scegli i libri da regalare a tua figlia?
FS: I personaggi femminili non devono essere stereotipati, la morale non deve diventare troppo didascalica e i disegni devono invitare alla lettura ma anche aprire a nuovi scenari e fantasie, in modo che il libro non sia qualcosa di concluso su se stesso, ma si apra verso nuove possibilità.

L&B: In famiglia siete lettori geek? Ovvero usate supporti come l’eReader e l’iPad?
FS: Io – da poco – uso l’I Pad.

L&B: Mi sono imbattuta in due progetti narrativi particolari, quello di Silvia Storelli e quello di Alice Reina: le nuove frontiere della narrazione digitale sono legate alla creatività femminile?
FS: La narrazione e il femminile sono sempre andati piuttosto d’accordo: cambiano i supporti e aumentano le potenzialità, Silvia e Alice lo hanno capito bene e usano al meglio la tecnologia, piegata alla loro estrema creatività che non si esprime necessariamente e solo nel digitale.

L&B: Ci sono molte polemiche, anche di scrittori famosi come Franzen, su come l’editoria digitale inciderebbe negativamente sulla qualità del testo scritto. Cosa ne pensi?
FS: Credo siano polemiche sterili legate a una rivoluzione culturale – quella del digitale – che è pari solo al passaggio dall’oralità alla scrittura.
Il cambiamento dei supporti è modale non di contenuto: i buoni e cattivi scrittori ci sono sempre stati e continueranno a esserci.

L&B: Ci consigli tre libri o eBook (saggi, romanzi sia per adulti che per bambini)?
FS:
Assalto all’infanzia (saggio)
• Gelsomino nel paese dei bugiardi – Gianni Rodari (adulti e bambini, romanzo)
• In una notte di luna vuota – Marco Dallari (saggio sulla fantasia)

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