Giunti editore riceve la certificazione Pefc

Dedichiamo molto tempo ai contenuti dei libri ma poche volte ci soffermiamo a riflettere sulla forma dei libri, sulla sua costruzione, sui materiali che ci danno la possibilità ogni giorno di poter tenere in mano il nostro romanzo preferito. Oltre alle parole, un libro è composto da rilegatura e molta carta, un materiale prezioso che viene verrà protetto dalla editrice italiana Giunti Editore.

La casa editrice toscana ha infatti conquistato un’importante certificazione ambientale, la ceritificazione Pefc (Pan-european forest certification council), un riconoscimento che spetta alle aziende incaricate della produzione di materiali editoriali, un’azione che viene compiuta ogni giorno e che, come nel caso della Giunti Editore, ha meritato un riconoscimento per la gestione forestale sostenibile per la stampa.

La casa editrice ha sposato la pubblicazione dei materiali ecosostenibili e il rispetto per l’ambiente per la produzione e la distribuzione di libri scolastici di testo per la scuola primaria di primo e secondo grado che verranno offerti a tutti gli studenti dal prossimo anno, ossia dal prossimo settembre, utilizzando il sistema Pefc che regalerà ben 30,09 ettari di foresta per 1.770 tonnellate di carta impiegate.

Il sistema Pfc è un servizio che permette alle aziende e ai consumatori di verificare la tracciabilità del legname e della carta, dal taglio dell’albero fino al prodotto messo in commercio, un modo certo e sicuro per poter assicurarsi che l’approvvigionamento e lo sfruttamento di un bene così prezioso sia responsabile e svolto in maniera sostenibile.

I prossimi progetti? L’uso della carta riciclata, un passo importante che si auspica anche l’organizzazione Greenpeace, da tempo impegnata a sensibilizzare le aziende italiane che, per dare il buon esempio, ha lanciato la sua collana editoriale Oltre il confine stampata su carta amica delle foreste, collana dedicata a chi ama i romanzi di viaggio rispettando il proprio amore per la lettura e quello per l’ambiente.

Photo Credits | greenreport

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