Trovata la biografia di Svevo composta da Anita Pittoni

Copertina La coscienza di Zeno

Sembra che la famiglia di Italo Svevo, ovvero Aron Ettore Schimtz, avesse commissionato all’editrice, intellettuale e scrittrice Anita Tosoni Pittoni una biografia dello scrittore. I novanta fogli, databili alla fine degli anni cinquanta, ritrovati dall’editore Volpato, prometterebbero molte curiosità sulla vita dello scrittore triestino.

Non so se siete curiosi di leggere alcuni dettagli e aneddoti riguardanti l’autore de La coscienza di Zeno. Io di tutta questa notizia ho colto solo il nome di Anita Pittoni. Chi è? Che importanza aveva in quel periodo e perché venne chiesto proprio a lei di scrivere la biografia di un personaggio così famoso?


So che molti di voi sono sicuramente interessati alla vita di Svevo (ho amato la coscienza di Zeno, ma non così visceralmente da farmi appassionare anche al suo autore). A me invece sembra importante scoprire la storia di questa donna, che sembra fosse davvero fuori dagli schemi.

Cito testualmente dal sito della casa editrice che ha pubblicato su di lei il volume Anita Pittoni, straccetti d’arte:

Negli anni fra le due guerre si sviluppa a Trieste l’attività del laboratorio artigianale di Anita Pittoni (1901-1982), personaggio scomodo, comunque mai allineato, protagonista di una vivace stagione culturale e artistica della città “redenta”, a torto dimenticata spesso nelle ricostruzioni storiche dell’epoca. Dopo i recenti studi sull’attività editoriale della Pittoni, il volume si propone di indagare con sistematicità la sua opera artistica, sempre a contatto con i movimenti d’avanguardia e aperta alle novità e alle sperimentazioni. Capi d’abbigliamento d’alta moda, pannelli decorativi, panneggi d’arredamento, bozzetti per costumi teatrali esposti in una recente mostra triestina trovano spazio fra queste pagine, a testimonianza dell’intensa e operosa attività di un importante Studio d’arte decorativa, animato da un’artista che seppe proporre soluzioni nuove nella decorazione dei tessuti di elevata qualità e creò staordinari manufatti utilizzando “il filo come i pittori usano il colore” (G. Bragaglia).

Chi di voi lettori ne aveva già sentito parlare o ne ha letto la biografia? Volete segnalarci libri, siti, percorsi di letture che la riguardano?

Photo Credits | Ho visto Nina Volare su Flickr

Lascia un commento