Il libro del destino – Alba e crepuscolo, recensione

Elisa Rosso - Il libro del destinoElisa Rosso, di cui vi avevo parlato qualche giorno fa, è nata nel 1993 e ha all’attivo tre corposissimi romanzi fantasy, Il principe delle nebbie, L’erede di Ahina Sohul e Alba e Crepuscolo, che compongono la trilogia de Il libro del destino, edita da Piemme.

Il terzo e conclusivo romanzo, Alba e Crepuscolo, è ricco di battaglie e di colpi di scena, che capovolgeranno continuamente le relazioni che si sono instaurate o stanno per instaurarsi tra i vari protagonisti della storia.

Se non avete letto i precedenti due romanzi, sappiate (ma sto sintetizzando impropriamente la fittissima trama) che la Compagnia delle Cinque razze libere è a caccia di alleanze per sferrare un attacco finale al Signore delle Nebbie.

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Elisa Rosso Il libro del destino

Elisa Rosso e Il libro del destino, incontro con i lettori

Elisa Rosso Il libro del destinoScopro giusto stamattina che nel mondo del fantasy italiano c’è una nuova firma da tenere sott’occhio. Si tratta della giovanissima Elisa Rosso, al suo esordio con la trilogia intitolata Il libro del destino, di cui esce in questi giorni l’ultimo capitolo Alba e Destino.

Per i primi due capitoli della saga, Il principe delle nebbie e L’erede di Ahina Sohul, vi rimando alla scheda della casa editrice Piemme. La scrittrice è nata nel 1993 e per una volta possiamo davvero parlare di un’esordiente nel mondo della letteratura fantasy (solitamente finiamo in questa fascia noi quarantenni).

Sono davvero curiosa di leggere la trilogia (anche se temo che farò in tempo a leggere solo uno dei capitoli), che naturalmente recensirò per i lettori di Libri e Bit e chissà che non sia possibile anche un’intervista all’autrice.

Intanto vi informo che sabato 14 gennaio, alle 17, il suo libro verrà presentato presso la libreria Mondadori Multicenter di via Marghera 28 a Milano.

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will ti presento will

Will ti presento Will, recensione

will ti presento willChe strano, strano libro è questo qui. Bello davvero, originale, da regalare ai ragazzi e da leggere anche nell’età adulta. La storia è già di per sé molto diversa da quelle del più recente circuito young adults approdato in Italia (se non altro è molto diversa da quelle che è capitato a me di leggere).

Da una parte ci sono Will Grayson figlio di medici e il suo amico gay Tiny (minuscolo) Cooper, alto oltre due metri, piazzatissimo e assolutamente noncurante della sua evidentissima diversità. Sogno di Tiny, mettere in scena un grandioso spettacolo sulla sua vita gay e fare in modo che Will si metta con la più che carina Jane.

Dall’altra parte c’è Will Grayson, che non sa nulla di suo padre, vive con una madre che fa i salti mortali per andare avanti ed è costretto a prendere psicofarmaci per non crollare. Tampinato da Maura, che cerca in modo disperato e cattivo la sua attenzione, Will è in realtà gay ma non osa confessarlo a nessuno, se non a Isaac, conosciuto in rete.

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Firelight - Sophie Jordan

Firelight di Sophie Jordan, recensione

Firelight - Sophie JordanEcco un altro fantasy per ragazzi, con mutaforma e storie d’amore, mi sono detta, e ci ho anche ragionato su con una specie di analisi filosofico-antropologica fatta in casa (e pubblicata qualche giorno fa su Libri e Bit).

Poi mi sono decisa a leggerlo, tutto d’un fiato naturalmente. Perché dopo l’inizio stentato, in cui la quarantenne recalcitra perché vorrebbe qualcosa di più, mi sono lasciata prendere dalla storia e soprattutto dalla focosa protagonista.

Jacinda, una sedicenne che ha una gemella identica di nome Tamra, è la prima draki sputafuoco dopo molto, molto tempo. Il clan cui appartiene ne vuole fare una sorta di riproduttrice, che si legherà con il giovane Cassian, futuro maschio alfa.

Per questo motivo, ma anche perché dato il suo carattere indomito il clan vuole darle una punizione esemplare e definitiva, Jacinda viene costretta da sua madre a fuggire. La donna e le due ragazze si trasferiscono in una normale cittadina, in cui la giovane draki dovrà cercare in tutti i modi di non rivelare la sua vera natura.

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Sophie Jordan, Firelight e le paure del nuovo millennio

Jacinda è una mutaforma, discendente dei draghi. La sua vita cambierà quando lei e la sua famiglia si rifugeranno tra i mortali e la loro strada incrocerà quella dei cacciatori. Tra di loro, uno per cui Jacinda proverà sentimenti inattesi e che, naturalmente, la metteranno in pericolo.

Esce nelle librerie il 5 gennaio, per Piemme, Firelight, primo capitolo della trilogia Urban Fantasy realizzata dalla scrittrice statunitense Sophie Jordan, specializzata in narrativa Young Adults.

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Settimo viaggio nel regno della fantasia

Geronimo Stilton, un regalo di Natale avventuroso

Settimo viaggio nel regno della fantasiaE’ uscito in settembre il Settimo viaggio nel Regno della Fantasia di Geronimo Stilton. L’avventuroso topo investigatore, che porta il cognome di un famoso formaggio, è uno dei più amati dai nostri bambini. Il che mi rende felice, molto, visto che si tratta di un personaggio intelligente, che le sue storie sono scritte molto bene e che lui, a dispetto del cognome è tutto italiano.

Già, oggi sono una fan sfegatata dei prodotti made in Italy. Voglio cercare di aggirare l’effetto Disney nella nostra vita. Per noi quarantenni Disney evoca magia, sogno, ci riporta indietro alla nostra infanzia (non avete amato anche voi Il libro della giungla?). Che sorpresa poi quando con la Sirenetta ci fu il ritorno all’animazione classica.

Per i nostri bambini, però, le cose vanno allo stesso modo? No, perché ormai Disney significa merchandising a tutto andare e contenuti che più o meno si ripetono. Anche graficamente i bambini si abituano ad un solo modo di rappresentare le figure umane o animali. Ecco perché sono una fan di Geronimo come di Cenerontola come dei libri della Gallucci. Ma torniamo a noi.

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candance bushnell

Prima di Sex and the city c’era Summer and the city

candance bushnellVi confesso: ho fatto indigestione della serie di telefilm ispirati al libro di Candance Bushnell, Sex and the city. A volte mi rivedo le stesse puntate soltanto per tirarmi su il morale. Tuttavia, sapere che la Bushnell si era lanciata nel remunerativo filone dei prequel mi aveva lasciata piena di perplessità. Così come di curiosità.

Perciò non ho resistito alla tentazione e ho letto Summer and the city, in cui si racconta di una giovanissima Carrie, prossima a compiere diciotto anni, che si reca per la prima volta a New York per seguire un corso di scrittura. L’idea è di frequentarlo e poi tornare in provincia, per iscriversi ad un corso universitario qualsiasi.

Lasciare New York, tuttavia, non è facile: Carrie, sebbene sconvolta da un mondo cui da principio sente di non appartenere, scopre che è proprio lì, soltanto lì che potrà giocarsi l’opportunità di diventare una scrittrice e di dare una svolta alla propria vita. Non lo farà, naturalmente da sola.

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becca fitzpatrick

Sulle ali di un angelo di Becca Fitzpatrick, la recensione

becca fitzpatrickRagazze che avete amato i romanzi di Becca Fitzpatrick, mi piacerebbe incontrarvi per un tè e sentirvi raccontare dei sentimenti provati durante la lettura de Il Bacio dell’Angelo Caduto e Angeli nell’ombra.

Anche voi amate appassionatamente Patch? Vorreste essere come Nora? O vi sembra di somigliare di più a Vee, l’amica del cuore di Nora? Di Scott che ne pensate? Vi invito a raccontarmelo nei commenti. Perché? Perché ho passato i quaranta e per leggere l’ultimo romanzo della saga mi sono dovuta sdoppiare o meglio, sono dovuta tornare indietro nel tempo.

Prima di tutto, però, la trama. Non preoccupatevi: cercherò di non svelarvi troppo. La guerra tra Nephilim e angeli caduti sta raggiungendo il culmine. Nora si trova a rimettere in discussione tutto ciò in cui aveva creduto. Patch è davvero ciò che dice di essere? Si preoccupa del suo bene o solo del proprio?

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copertina giancarlo bregantini

Non possiamo tacere, di Giancarlo Bregantini

copertina giancarlo bregantiniBregantini, trentino, prete operaio, prete nelle carceri, è conosciuto per il suo periodo di episcopato nella diocesi di Locri-Gerace, in Calabria.

Non possiamo tacere, che racconta appunto di quel periodo, non è una semplice autobiografia, ma una storia di relazioni, di progetti, di reciproca conoscenza, di creazione.

Riconoscerete in lui e nella gente da lui incontrata, la capacità di andare oltre se stessi (o quel poco di se stessi cui le circostanze hanno permesso di crescere), per diventare uomini e donne, “attori” della propria esistenza in senso pieno.

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