I libri per ricordare la Shoah

La Shoah, con tutti i suoi orrori, dovrebbe essere ricordata attraverso diverse iniziative in tutto il mondo e tutto l’anno ma, approfittando della celebrazione della Giornata della Memoria, è possibile selezionare delle letture che non farebbe assolutamente male consultare a prescindere dall’età.

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morto shlomo venezia

E’ morto Shlomo Venezia

morto shlomo venezia

E’ morto Shlomo Venezia. In molti di voi non lo ricorderanno come scrittore. Eppure di lui io ho il ricordo di Sonderkommando Auschwitz, pubblicato nel 2007. Al pari di Primo Levi, quest’uomo è stato in grado di condividere la sua esperienza nel lager nazista nel corso della guerra raccontandoci di  come la barbarie tedesca sia stata perpetrata con sistema e metodologia, ponendo gli stessi internati nelle condizioni di divenire “carnefici”.

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liberazione auschwitz

Giornata della Memoria: l’importanza dei libri dei sopravvissuti

liberazione auschwitzOggi si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria. Una giornata istituita (in Italia solo 12 anni fa, n.d.r.) per ricordare tutte le vittime della follia nazista. Celebrazioni, mostre e libri. Tanti libri che riportano le testimonianze di chi non ce l’ha fatta, come Anne Frank e milioni di altre persone, e soprattutto di chi è sopravvissuto. Quasi a rimanere monito vivente per tutti noi. I loro libri, le loro testimonianze dirette sono importantissime. E non debbono essere dimenticate.

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Il giorno della memoria per una lettrice

Prato, persone e panchina

Stamattina ho trovato nella posta la newsletter della Biblioteca Civica della mia città: contiene un pdf con una consistente bibliografia sulla Giornata della memoria. I testi spaziano da saggi importanti come quello di Hanna Arendt, La banalità del male a racconti a romanzi, di cui diversi dedicati ai più piccoli, alla famosissima graphic novel Maus di Art Spiegelmann.

Qualche giorno fa, ho recensito un bellissimo libro che si intitola Bruno, il bambino che imparò a volare: racconta la storia vera di un artista, Bruno Schulz, ucciso dai tedeschi (volendo potete leggere un interessante articolo di Gad Lerner in proposito). Oggi ho ripensato anche alle tante letture fatte in questi anni e alla personalissima conclusione cui sono giunta.

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olocausto

Giornata della memoria: altri consigli

olocaustoIl mondo letterario riguardante la Shoah, sebbene non molto pubblicizzato purtroppo, è fortunatamente molto ampio. Approfittiamo quindi dei consigli che una rivista come Panorama condivide, per farvi conoscere qualche libro interessante da aggiungere alla propria libreria. Domani verrà celebrata in tutto il mondo la Giornata della memoria: è importante continuare a non dimenticare quale livello di barbarie la supremazia nazista è stata in grado di produrre.

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giornata della memoria

Domani in libreria “Tanto tu torni sempre”, storia di Ines Figini, sopravvissuta ad Auschwitz

giornata della memoriaArriva in  libreria “Tanto tu torni sempre. Ines Figini, la vita oltre il lager”, di Giovanna Caldara e Mauro Colombo. A quasi settanta anni dalla liberazione di Auschwitz e dalla fine della guerra c’è il rischio che il capitolo Olocausto possa essere oscurato da un sempre più forte negazionismo coperto da relativismo. E’ quindi un bene che, dopo tanto tempo, nuove storie vengano alla luce.Il libro, edito dalla Melampo, è la storia di Ines Figini, ragazza deportata in Germania all’età di appena ventuno anni. 

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auschwitz_birkenau

Uscito in libreria “Se Auschwitz è nulla” di Donatella Di Cesare

auschwitz_birkenauIl negazionismo è una bruttura quasi pari a quella del nazismo nella sua massima espansione. Milioni di persone, che a breve ricorderemo come ogni anno nella “Giornata della Memoria”. Essa coincide con il 27 gennaio perché quella fu la data nel quale il campo di sterminio di Auschwitz venne liberato. Ed è da lì che la filosofa Donatella di Cesare riparte con “Se Auschwitz è nulla”, cercando di analizzare cosa vogliono e chi sono i negazionisti.

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David Albahari - L'esca

L’esca di David Albahari, recensione

David Albahari - L'escaL’esca è un romanzo breve ma intenso, il cui protagonista, aspirante scrittore serbo emigrato in Canada, decide di riascoltare la storia della sua famiglia e della guerra incisa da sua madre, dapprima riluttante, su di un magnetofono.

Riprendere i nastri, significa non solo ricordare la storia dei suoi genitori, ma anche dei giorni in cui, tornato dal Canada, lui stesso si accingeva a ricomporre la propria storia personale.

I momenti passati con sua madre, i suoi tentativi di farla sentire a proprio agio davanti al microfono, le loro frammentarie conversazioni a ridosso della narrazione, tutto si compone sotto i nostri occhi con pennellate precise ed efficaci.

Il romanzo, tuttavia, è ben più di questo perché ci offre diversi piani di lettura: seguiamo infatti la storia di una donna serba che si converte all’ebraismo, ma che poi per salvare i propri figli dall’olocausto insegnerà loro il segno di croce; seguiamo la storia dello scrittore, che allontanatosi dalla sua patria si ritrova senza lingua madre e cerca di ricostruire la propria identità proprio a partire dai racconti materni; seguiamo le sue conversazioni canadesi con un altro scrittore, che compone di capitolo in capitolo una sorta di mini manuale di scrittura creativa.

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giornata della memoria

Giornata della Memoria e libri: è tempo di prepararsi

giornata della memoriaIl 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria. Un  giorno nel quale rievocare una triste pagina della storia umana e celebrare tutte le vittime della barbarie naziste. Un gesto possibile da fare anche attraverso la letteratura, dedicando la propria attenzione a tutte quelle opere che parlano di questa particolare ricorrenza e ci ricordano di come, citando il pittore Goya, “il sonno della ragione crea mostri”.

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bruno il bambino che imparò a volare

Bruno, il bambino che imparò a volare. Recensione

bruno il bambino che imparò a volareCosì poche pagine e così tanto da dire. E non mi riferisco soltanto al contenuto di questo pregevole libro per ragazzi, ma anche al commento che dovrei farne e che mi riesce difficile per svariati motivi. Visto che stranamente le tante parole che si affacciano nella mia testa fanno un po’ fatica ad uscire (e chi mi conosce sa che è una rarità), partirò dalla descrizione della copertina.

Bruno, il bambino che imparò a volare è un’esperienza multisensoriale. E’ evidentemente la prova provata che gli eBook non potranno mai sostituire i libri di carta o se non altro libri di carta come questo. La copertina è di cartoncino rigido, alta qualche millimetro, più del dorso. Il libro, tra le mani, è pesante, come la testa di Bruno. Come se tenessimo in mano i suoi pensieri.

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