Rosso, bianco e Sangue blu di Casey McQuiston: recensione

Rosso bianco e sangue blu di Casey McQuiston è quel libro che nessuno di noi sapeva di necessitare prima di leggerlo. È essenzialmente un libro a tematica LGBTQ, perfetto da leggere d’estate. E gradevolissimo a prescindere dal genere letterario di preferenza.

Le tematiche di Rosso bianco e sangue blu

Non è un chick-lit, e nemmeno il classico romanzetto da spiaggia. Facciamo riferimenti all’estate e al mare perché in questo contesto si adatta veramente a essere letto da chiunque. Rosso, bianco e sangue blu di Casey McQuiston, per come è caratterizzato e lo stile di scrittura, in realtà è  consigliabile a chiunque. Soprattutto se si vuole una lettura leggera ma che allo stesso tempo faccia riflettere.

Il fatto che sia una storia appartenente al mondo LGBTQ consente di affrontare determinate tematiche che in un libro leggero non si troverebbero. Ma allo stesso tempo non è un libro davvero leggero perché essendo i protagonisti il figlio del primo presidente donna americano (Alex) e il nipote della regina d’Inghilterra (Henry), vengono affrontate delle dinamiche, anche politiche, importanti.

Non vogliamo spoilerarvi più di tanto se non avete già letto il libro o non avete visto il film, ma è possibile dire che la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto nel romanzo, è praticamente perfetta. Ci sono i giusti tempi comici, ci si commuove perché sentimenti vengono affrontati bene e senza remore. La comunità LGBTQ non esce da Rosso bianco e sangue blu di Casey McQuiston come una macchietta.

E senza dubbio merita un plauso tutto particolare come vengono affrontate la bisessualità e la fluidità in generale all’interno del testo. Il film è fatto bene, anche se mancano rispetto al libro alcuni personaggi principali, come la sorella di Alex e tutto ciò che ne consegue, soprattutto nella gestione dei vari rapporti.

Una storia che vale la pena leggere

Per certi versi, alcune scene, sono state gestite meglio nella trasposizione. Il consiglio è quello di prendersi del tempo per leggere Rosso bianco e sangue blu di Casey McQuiston e poi recarsi su Prime a guardare il film. O fare l’esatto contrario: non importa.

Ovviamente il romanzo presenta una complessità maggiore rispetto alla pellicola. Ma ciò non toglie che si possano apprezzare entrambi senza nulla togliere all’altro. Il consiglio è di leggere Rosso bianco e sangue blu in lingua originale se avete conoscenza della lingua inglese. Le battute in alcuni casi suonano decisamente meglio e sono più divertenti.

Ma è una quisquilia davanti, comunque, a un buon prodotto. Che non è pretenzioso ma dimostra di essere di buona qualità in maniera naturale. L’unica parte che forse è di minore livello e quella iniziale dove la narrazione è un po’ trascinata, lenta. Ma si tratta di poche pagine: insomma è come trovare il pelo nell’uovo.

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