Le regole degli amori imperfetti di Mara Roberti, recensione

Ogni tanto si sente il bisogno di una storia d’amore che ci faccia rinascere la speranza di raggiungere la felicità ed il puro romanticismo. E secondo me “Le regole degli amori imperfetti” di Mara Roberti raggiunge questo scopo. Senza nemmeno troppo sforzo, aggiungerei.

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E’ un romanzo di quelli che prendono il tuo cuore, lo stritolano un pochino lasciandoci sopra un segno indelebile e poi lo lasciano andare. “Le regole degli amori imperfetti” di Mara Roberti è qualcosa da gustare, davvero. Era da tempo che non mi capitava tra le mani un libro simile, ben fatto e strutturato e soprattutto, importantissimo per me, caratterizzato da un stile davvero ottimo. Con le dovute differenze mi ricorda “Dolce come il cioccolato” di Laura Esquivel. La passione e l’intensità sono le stesse. Mi hanno colpita allo stesso modo.

In questa storia le vite dei personaggi si intreccia in maniera sublime e gli stessi non rimangono vittima di immobilismo cronico: molti di loro riescono ad evolversi, a cambiare, a migliorare. Concedetemi poi un piccolo plauso a quelli che io definirei interludi, ovvero quei capitoli dove l’amore viene affrontato a parte, a prescindere dall’intreccio chiamato. E’ come affrontare un viaggio davvero particolare nel sentimento più forte del mondo.
La protagonista principale è una donna di nome Elisa che cerca l’amore, il romanticismo. E che snoda il suo percorso partendo da un weekend in un borgo fuori dal tempo, tra il profumo del te e le sue paure che saliranno allo scoperto quando passato e futuro si incroceranno. Consigliato.

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