I segreti di Grey Mountain di John Grisham, recensione

I segreti di Gray Mountain” di John Grisham mi ha lasciata un tantino perplessa. Perché se teniamo da conto il messaggio nascosto del libro la soddisfazione è molta, se si pensa alla storia di per se stessa il risultato finale, almeno per me, risulta essere un tantino problematico.

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In “I segreti di Gray Mountain” di John Grisham, la protagonista Samanta Kofer è un avvocato brillante e dal futuro radioso che si ritrova improvvisamente senza lavoro che grazie ad un particolare accordo ha la possibilità, sebbene gratuitamente, di non veder andare gettati alle ortiche anni di lavoro. Volontariato in cambio di assistenza sanitaria: ovvero il praticantato in Virginia, nelle aule da tribunale per clienti che non hanno la possibilità di pagarsi un legale privato.

E’ grazie a loro che la ragazza viene a contatto con la realtà di una malattia come quella del “polmone nero” a causa delle polveri delle strip mine, le miniere a cielo aperto e quella dell’inquinamento delle falde acquifere. Partiamo da un presupposto: John Grisham conosce la materia essendo un avvocato e della stessa presenta come sempre pregi e difetti. Di questo bisogna dargliene atto. Ma non posso dirvi che il libro mi abbia realmente conquistata, perchè non è così. Un lato positivo: la realtà dei rapporti interpersonali e della stessa protagonista che non viene presentata come un’eroina ma come una donna normale che combatte le sue battaglie con tutta la forza possibile. E’ un romanzo che vi consiglierei? Sì, se siete fan dello scrittore. Ed anche se non lo siete.

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