Recensione di Festa di divorzio, di Laura Dave

Maggie e Nate, entrambi con un trascorso sentimentale molto particolare alle spalle, vengono invitati a una festa di divorzio. I genitori di Nate, Gwyn e Thomas, stanno infatti per separarsi e, per l’occasione, hanno scelto di celebrare con tutti gli amici e i familiari la fine di una lunghissimo percorso insieme e l’inizio di una vita nuova. Maggie non ha mai conosciuto i genitori di Nate e l’idea di dover fare la loro conoscenza in un evento così insolito, preoccupa la giovane ragazza che farà presto anche la conoscenza di alcune delle figure più importanti della vita del suo fidanzato. Quel viaggio, che da New York porterà entrambi a Long Island, rappresenterà una dura prova per la giovane coppia che imparerà a conoscere aspetti personali e nuovi di entrambi e che li porterà ad analizzare meglio il loro rapporto. Nel frattempo, si intreccerà alla giovane relazione l’amore ormai finito dei genitori di Nate che verrà raccontato dalla voce di Gwyn, una donna matura e ancora incantevole che scoprirà i motivi per i quali suo marito ha deciso di abbandonarla proprio nel periodo in cui una coppia, passata ormai la gioventù e l’età adulta, si stringe in un abbraccio forte e solido in attesa della vecchiaia.

Il libro è scritto da Laura Dave, una scrittrice che non conoscevo e che ho imparato ad apprezzare. Non a tutti forse piacciono le storie che raccontano amori finiti e ritrovati ma ciò che si può davvero ammirare di questa scrittrice è la sua capacità di raccontare i personaggi e le loro emozioni. Maggie, Nate, Gwyn e Thomas sono trentenni e cinquantenni assolutamente credibili: le loro manie, le loro paure, i loro sorrisi sono quelli di donne e uomini come noi che temono il grande amore, la morte e la rinascita che, spesso e per fortuna, grazia ogni cuore infranto.

 

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