Presentazione di Tra amici, di Amos Oz

Torna lo sguardo attento di Amos Oz, scrittore e “ritrattista di anime” capace di raccontare, con parole semplici e vicine a ogni uomo, le grandi guerre e le sofferenze, l’amore più puro di un padre per un figlio e le ferite dell’anima, ora cicatrizzate ma comunque dolenti. Lo scrittore di Una pace perfetta, Si aspetta, e molti altri romanzi, torna in libreria con un nuovo romanzo edito da Feltrinelli e uscito lo scorso 6 giugno. La storia è quasi un racconto a più voci che si mescolano tra le pagine dell’opera dando vita a protagonisti ed esperienze diverse, tutte strette in un dolore e una ricerca comune.

Presentazione di Tra amici:

Con poche pennellate precise Amos Oz ricrea il microcosmo di un kibbutz israeliano negli anni Cinquanta. Dal giardiniere timido e solitario che ha la passione di dare brutte notizie, alla donna lasciata dal marito per un’altra che le vive praticamente accanto, dal vecchio elettricista che, con sbigottita discrezione, non riesce a capacitarsi dell’amore della figlia diciottenne per il suo insegnante di storia, al falegname pettegolo che in preda all’ira schiaffeggia il compagno delle elementari del figlio, dalle tentazioni sensuali del segretario del kibbutz durante la sua ronda notturna, all’indimenticabile racconto agrodolce degli ultimi giorni di un calzolaio anarchico, appassionato di esperanto e del futuro dell’umanità, senza dimenticare i patemi dei due giovani raccontati in “Tra amici”: Moshe, che confrontandosi con il padre malato in ospedale finisce per riconoscersi in tutto e per tutto come uno del kibbutz, e Yotam, che invece soffre, e vuole andare a studiare in Italia, dallo zio che lì ha fatto fortuna. La perfezione dell’esecuzione e la profondità di sguardo di quell’eccezionale scrutatore di anime che è Amos Oz danno vita a un affresco indimenticabile, popolato di personaggi che ritornano di storia in storia e che devono la loro forza a un’intensa, luminosa umanità.

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