Presentazione de I pappagalli, di Filippo Bologna

I Pappagalli, Filippo BolognaCi sono proprio tutti alla serata finale del prestigioso Premio: c’è L’Esordiente, il Maestro e lo Scrittore e, soprattutto, ci sono i loro romanzi che, per ingegno e talento, sono riusciti a stupire la giuria e il pubblico italiano. I pappagalli, ultimo romanzo di Filippo Bologna pubblicato dalla casa editrice Fandango, si colloca alla perfezione nella serata di premiazione del Premio Strega decisa per questa sera, 5 luglio. Il volume può essere acquistato on line o in libreria al prezzo di 16,50 euro (sul sito web ufficiale della casa editrice Fandango può essere acquistato al prezzo di 14,03 euro), per acquistarlo e riceverlo a casa cliccate qui.

 

Ecco la presentazione ufficiale de I pappagalli:

Tre fasi diverse contraddistinguono la vita del vero o presunto talento letterario. È la solita vecchia storia di cui parlava Arbasino. Da giovane promessa a solito stronzo, per finire a venerato maestro. La parabola dello scrittore è amara quanto vera. Ma cosa succede se le tre stagioni dello scrivere s’incarnano in tre distinti personaggi? Prendete un ingenuo Esordiente a cui il successo ha dato alla testa, uno Scrittore affermato con qualche problema in famiglia, un Maestro al tramonto con gli acciacchi dell’età e fateli arrivare in finale al Premio letterario più ambito del Paese. Sono narcisi, vanitosi, cinici. Filippo Bologna torna con un divertente romanzo ricco di colpi di scena, un apologo sulla vanità, una commedia nera, corale e dissacrante sui vizi della società letteraria, che sono poi gli stessi della società italiana.
Cosa sono disposti a fare pur di vincere? Quanto lontano si possono spingere? E l’immortalità, si può pagare con la vita stessa?

Ed ecco un piccolo estratto:

Difficile dire come mai si fosse svegliato tanto presto, forse un brutto sogno, magari solo un po’ di tensione in vista della Finale del Premio. Perché non vi tragga in inganno il fatto di vederlo in mutande e maglietta su un terrazzo di Roma in questo sfolgorante mattino di fine primavera. Il giovane è scrittore, scrittore esordiente, per cui non si offenderà se lo chiamiamo così (del resto tutti lo chiamano così). E L’Esordiente in quanto tale ha scritto e pubblicato un solo romanzo, che però è andato dritto a segno. Non occorre certo averlo letto per capire da subito che è uno di quei libri che resteranno, uno di quei romanzi che si scrivono una volta nella vita, l’opera di un giovane che sembra già maturo, come la critica non ha mancato di cogliere. Insomma, qua siamo davanti a un mezzo capolavoro, altrimenti non si capisce come avrebbe fatto a entrare nella terna dei finalisti del Premio Letterario più antico e prestigioso del Paese.

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