Presentazione de “I cento fratelli” di Donald Antrim

Jonathan Franzen l’ha definito “una meraviglia” e risulta difficile non credere a una definizione così promettente e alla sua prefazione assolutamente entusiasta. I cento fratelli, scritto da Donald Antrim, esce per la casa editrice Minimum Fax proprio in questo mese e, dal capitolo gratuito che potrete anche voi sul sito web della casa editrice, l’opera risulta davvero un capolavoro imperdibile. Donald Antrim è uno scrittore statunitense segnalato dal New Yorker tra i venti scrittori più influenti del XX secolo, una definizione che, visti i successi, gli spetta di diritto. Antrim esordì nel 1993 con il romanzo Votate Robinson per un mondo migliore, un libro che lo rese celebre e confermò la sua voce tra quella degli scrittori contemporanei più seguiti e di talento, un successo che confermò poi la pubblicazione dei titoli seguenti tra cui, appunto, I cento fratelli, Il verificazionista (tutti editi da Minimum Fax) e La vita dopo, pubblicato da Einaudi.

I cento fratelli, in particolare, era già stato pubblicato da Minimum Fax nel 2004 mentre questo mese esce una nuova edizione del romanzo stesso tradotto dall’inglese da Matteo Colombo e pubblicato con la presentazione di Jonathan Franzen.

Vi postiamo qui la sinossi originale del libro:

Immaginate un ibrido fra l’estetica dark di Tim Burton, la comicità provocatoria dei Monty Python, la scrittura pirotecnica dei maestri del postmoderno: il risultato è I cento fratelli, a detta di molti il miglior romanzo di Donald Antrim, autore americano inclassificabile e geniale, oggetto di dichiarata ammirazione da parte di coetanei illustri come Jonathan Franzen, David Foster Wallace e Jeffrey Eugenides, e insieme a loro lanciato dal New Yorker come uno dei «venti scrittori per il nuovo secolo». Nell’enorme biblioteca diroccata di un’antica villa, cento fratelli (diversi per età, professione, interessi, carattere, ma uniti da un’infinità di piccole perversioni e devianze psicologiche) si riuniscono per cenare insieme e ritrovare l’urna delle ceneri del padre, temporaneamente smarrita. In un claustrofobico tourde force, esilarante e tragico al tempo stesso, seguiamo le loro vicende dal tramonto all’alba, fra scambi di insulti, formarsi e sciogliersi di alleanze, incontri di football improvvisati, scricchiolii sui soffitti, dobermann scatenati e un tasso alcolico in crescita perenne, finché le tensioni familiari non si scioglieranno in una sublime e sanguinaria conclusione. 

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