Penguin Books ferma la produzione e il prestito di eBook

In un panorama editoriale in cui il ricorso alle pubblicazioni digitali sembra la scelta più saggia (e anche più economica), Penguin Books cambia il trend annunciando un breve periodo di pausa, uno stop alle pubblicazioni digitali e ai prestiti on line. A comunicarlo è stato proprio OverDrive, uno dei collaboratori del gruppo Amazon, che lunedì ha inviato un comunicato ufficiale in cui si spiegava che Peguin avrebbe sospeso ogni servizio per rivedere qualche aspetto riguardante il prestito degli eBooks.

Le ragioni di questa scelta non sono state chiarite completamente mentre l’azienda, Penguin Books, rinnova ancora on line l’intento che l’ha spinta a creare un ambiente sicuro nel mondo delle pubblicazioni digitali, un’atmosfera pregna di ottime intenzioni messa però in pericolo dalle manovre di Amazon.

Da dove arriva lo stop dei prestiti della Penguin? Molti puntano il dito contro gli editori e gli scrittori americani, ancora legati alla pubblicazione cartacea e poco felici di vedere digitalizzate le loro copie, una scelta più tradizionalista che si scontrerebbe però con la necessità di rendere più appetibili, accessibili e tascabili anche i volumi meno acquistati (tra cui i classici, sezione della quale è ricca la Penguin Books).

E mentre Penguin Books esprime la propria incertezza sul mondo digitale, Amazon inaugura un servizio di prestito che permette a tutti i lettori di scaricare sul proprio Kindle ben 11000 volumi, una scelta che ha fatto andare su tutte le furie editori come Simon & Schuster e Macmillan che non accettano il prestito on line, mentre HarperCollins limita i prestiti al 26%.

Una limitazione molto forte che arriva ancora più energeticamente dalla nuova proposta di Amazon, cioé di offrire gli eBooks gratuitamente a tutti coloro che sono iscritti al colosso di vendite on line. Il rischio è quello di svalutare la scrittura e il lavoro degli editori anche se, bisogna ammetterselo, senza i grandi distributori i libri non andrebbero molto lontano…

[Photo Credits sidebmag]

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