Partiamo da un presupposto necessario: quando si parla di William Shakespeare il problema non consta nel fatto che si parli di un autore dalla fama secolare e dall’indubbia bravura, quando del fatto che non ci siamo approcciati ad una normale prosa ma ad un’opera teatrale, una sceneggiatura. Ed i parametri di giudizio saranno ovviamente diversi, anche se sempre di narrativa si parla, rispetto ad un normale romanzo. Detto questo, mi concedete di dire che quando si tratta di Romeo e Giulietta si parla di un libro un po’ noioso?
Recensioni
Recensioni letterarie di libri ed ebook di ogni genere.
Classici a 4,90 euro su Newton & Compton
Torno il consueto appuntamento di Newton & Compton con i classici a poco prezzo, un’occasione imperdibile per “rinnovare” la libreria di casa e acquistare le opere più conosciute in tutto il mondo che non abbiamo mai avuto modo di leggere. La casa editrice ha presentato on line la sua iniziativa con una lettera diretta ai suoi lettori dove vengono elencati gli autori scelti, un repertorio che comprende ben 101 titoli.
Un bellissimo novembre di Ercole Patti
Proprio nei pressi di Eccentrici Amori di Roger Peyrefitte, recensito pochi giorni fa, ho trovato anche Un bellissimo novembre, di Ercole Patti, edizioni Garzanti, anno 1967. Diciamolo, amo le librerie strapiene e ricolme di chicche come questa, cui magari nessuno fa caso da anni.
Sulla copertina leggo: La storia poetica e tragica di un amore scabroso. Mi chiedo: potrà mai un libro scritto negli anni sessanta, ambientato nel 1925, essere scabroso ancora oggi? Sì, può. Complice il contrasto tra la scrittura piana e chiara di Patti e il tema trattato, la relazione sessuale tra una giovane zia e il nipote, la storia mette decisamente in crisi il lettore.
Perché leggendola non è difficile immedesimarsi ora nella giovane e disinibita zia ora nel nipote che deve ancora essere iniziato ai piaceri della carne. Ci si dimentica che stiamo parlando di una tipa che fa sesso con il figlio di sua sorella. Immaginate cosa accadrebbe se lo stesso libro fosse pubblicato in questi giorni.
Bruno, il bambino che imparò a volare. Recensione
Così poche pagine e così tanto da dire. E non mi riferisco soltanto al contenuto di questo pregevole libro per ragazzi, ma anche al commento che dovrei farne e che mi riesce difficile per svariati motivi. Visto che stranamente le tante parole che si affacciano nella mia testa fanno un po’ fatica ad uscire (e chi mi conosce sa che è una rarità), partirò dalla descrizione della copertina.
Bruno, il bambino che imparò a volare è un’esperienza multisensoriale. E’ evidentemente la prova provata che gli eBook non potranno mai sostituire i libri di carta o se non altro libri di carta come questo. La copertina è di cartoncino rigido, alta qualche millimetro, più del dorso. Il libro, tra le mani, è pesante, come la testa di Bruno. Come se tenessimo in mano i suoi pensieri.
Godete!, recensione
Come fanno sesso le donne? Come immaginano di fare sesso? Prediligono gli uomini o amano anche toccarsi tra di loro? Guardano i porno, le donne? Quali? Come cambiano le cose durante una gravidanza? Come si modifica la vita sessuale dopo gli anta? E infine: ci sono davvero ottantenni che comprano i vibratori?
Godete! è uno di quei libri che danno più di quello che promettono. La Di Pietro, giornalista su Gioia, ci regala una riflessione sul sesso delle donne che non è affatto scontata e che sembra raccogliere tutti gli stimoli, i commenti, i pensieri che anche a me capita di incontrare nel web, nei blog, sulle bacheche di Facebook.
Le donne stanno ricominciando a pensare diversamente e in modo originale e personale alla propria sessualità e Alessandra Di Pietro riesce a ricomporre con un linguaggio chiaro, ma mai banale, questi ragionamenti. Nonostante infatti grandi cambiamenti culturali, successivi agli anni sessanta, ci sono ancora troppi luoghi comuni e troppi tentativi di incasellare il desiderio femminile e l’espressione di questo desiderio, in stereotipi legati esclusivamente ad una sessualità spiccatamente maschile.
Moon Dance di J. R. Rain, recensione
Forse dobbiamo rassegnarci al fatto che i vampiri moderni tengano in freezer scorte di sangue animale, per evitare di danneggiare noi piccoli e fragili umani. D’altronde se così non fosse non potrebbero diventare i nostri eroi, come Samantha Moon.
Ottima ex agente federale, Samantha è diventata un investigatore privato che riceve in casa i suoi clienti da quando, sei anni prima, è stata aggredita e trasformata da un vampiro. Grazie alla sua precedente esperienza e alle nuove capacità intuitive, dono della trasformazione, è una delle più quotate sul mercato, il che le consente di guadagnare più che bene.
Il giorno in cui lo strano e avvenente Kingsley bussa alla sua porta, Sam lo riceve come un qualsiasi altro cliente, ma se ne sente subito attratta in modo particolare. Nonostante sia una vampira, infatti, resta pur sempre una normalissima donna, dai sani appetiti sessuali. Appetiti rispediti al mittente da suo marito Danny, che non riesce ad accettare il suo corpo gelido e la sua nuova alimentazione.
Ridere è una cosa seria, di Donata Francescato
Quante volte abbiamo sentito dire o letto anche che ridere fa bene? Che gli effetti di una risata non sono soltanto psicologici, ma anche fisici perché mantengono elastico il visto e migliorano il tono delle rughe e regalano una vecchiaia piena di segni orizzontali sul viso e non verticali?
Da questo punto di vista, probabilmente, il libro di Donata Francescato non vi offrirà niente di nuovo agli addetti ai lavori, a parte una carrellata di studi interessanti sul tema e una serie di considerazioni interessanti sulla risata declinata al femminile rispetto a quella maschile. In realtà il bello di questo libro lo troviamo nella seconda parte.
Donata Francescato analizza i risvolti positivi della risata in situazioni concrete: nella coppia fa durare più a lungo l’amore, in medicina e nei percorsi psicoterapeutici accelera la guarigione, in politica aiuta a vincere le elezioni e via dicendo.
Hai voluto la carrozzina?
Ho ricevuto Hai voluto la carrozzina? in regalo per Natale. Cominciamo male, mi sono detta, visto che la frase che fa da titolo al libro me la ripeteva mia madre ogni volta che mi lamentavo di mia figlia. Sinceramente, dopo una nottata in bianco con l’urlatrice folle, sentirselo dire trasforma chiunque in uno spietato killer, ma andiamo avanti.
Scopro con sorpresa che molte delle co autrici del libro le ho “conosciute” e “frequentate” per lavoro attraverso il loro blog e i social network. Si tratta infatti di quindici mamme blogger (definizione che non amo particolarmente, ma che indica l’universo di donne approdate al web 2.0 con la maternità), che hanno deciso di confrontarsi sulla maternità e sui cambiamenti che comporta. In alcuni casi possiamo anche leggere le voci dei futuri e poi neo papà (preziose, perché solitamente non si esprimono troppo sul tema).
Eccentrici amori di Roger Peyrefitte
Ho trovato per caso un’edizione economica di questo ormai quasi sconosciuto romanzo. Sicuramente non sconosciuto per chi si interessa di cultura gay, di cui Peyrefitte (1907-2000) venne considerato uno dei massimi rappresentanti.
Diciamo poco conosciuto tra noi lettori onnivori. Eppure si tratta di una chicca da leggere con molta attenzione, perché ci offre non solo molte suggestioni erotiche, etero ed omo, ma anche curiosi spunti di riflessione su come e quando un libro possa essere considerato scandaloso.
Di cosa parla dunque Eccentrici amori? E’ diviso in due parti: la prima, è un lungo racconto sull’educazione sentimentale di un giovane praghese a Parigi. In La maestra di piano, un giovane artista si reca nella capitale francese per perfezionarsi e incontra Renato Bertin e sua madre, la maestra di piano del titolo, che lo invitano a cena più volte.
Man mano che la loro conoscenza si approfondisce, il protagonista scoprirà che la vita sessuale dei due è decisamente al di fuori di ogni stereotipo e norma morale e che cercare di sottrarsi alle manie di controllo della signora Bertin può essere molto, molto pericoloso.
Messalina, di Luca Goldoni
Luca Goldoni è un autore particolare, con il quale ho sempre avuto un rapporto altalenante. La motivazione è molto semplice, e Messalina, il libro che vi sto recensendo in questo momento ne è l’espressione più viva: a mio parere funzionano in maniera egregia i suoi saggi ironici, che uniscono storia e conoscenza ad un pizzico di senso dell’umorismo.