Il futuro del libro di Robert Darnton

futuro libro darnton adelphiNon si può parlare del futuro del libro se non se ne conosce il passato. Se la mia vi sembra un’ovvietà allora è arrivato il momento di comprare Il futuro del libro di Robert Darnton, edito da Adelphi. Un volume che appassionerà tutti coloro che trovano assolutamente fruttuosa e non contraddittoria la relazione tra libri e nuove tecnologie.

Darnton è uno storico, esperto di storia francese del XVIII secolo. Non dovete però immaginarlo come un topo di biblioteca. Darnton ha infatti svolto diversi lavori: è stato cronista di nera per il New York Times, presidente dell’American Historical Association, docente e poi professore emerito a Princeton, direttore della Biblioteca Universitaria di Harvard, fondatore del Gutenberg-e program, progetto che si ripropone di raccogliere testi storici realizzati con le nuove tecnologie.

Insomma, per farla breve, Darnton i libri li ha letti, studiati, scritti, archiviati, digitalizzati, ordinati. E’ ormai un vero esperto non solo della storia del libro, ma della riflessione sul libro, sul libro digitale e sulla lettura. Il futuro del libro, in particolare, raccoglie i saggi da lui scritti per la “New York Review of Books”

Vi troverete citato più volte un evento che a suo tempo ha canalizzato l’attenzione di lettori, editori e scrittori ovvero il progetto Google Books Search, che ha scatenato polemiche e denunce e ha costretto il mondo della cultura e dell’economia a ragionare sul futuro del libro, dei diritti d’autore, della libertà di consultazione e delle possibilità di crescita delle biblioteche e persino della democrazia.

Vi sembra esagerato? Eppure la digitalizzazione dei libri e il lavoro di un colosso come Google potrebbero rendere possibile il progetto che fu degli illuministi ovvero l’accesso alla cultura per tutti. Purtroppo cultura, economia e profitti vanno di pari passo e il libro di Darnton aiuta noi lettori compulsivi ad uscire dalla bolla poetica in cui abbiamo rinchiuso la nostra idea di cultura.

Non è un male, anzi è un bene, perché possiamo finalmente cominciare a comprendere, grazie alla scrittura chiara di Darnton, da cosa dipendono i prezzi dei nostri amati volumi o delle riviste, quanto sia importante il copyright e via dicendo. Il tutto con continui riferimenti storici e chicche, citazioni preziosissime che ci arrivano persino dal 1400.

I testi che mi hanno più affascinata riguardano i discorsi su come si sta modificando la lettura e su come si leggeva un tempo (quando la lettura silenziosa non era assolutamente contemplata). Tutto il libro però è un regalo che noi amanti della lettura dovremmo farci.

Se siete curiosi di conoscere quest’uomo eclettico, curioso e ottimista, sappiate che sarà in Italia dal 6 al 10 giugno per quattro giorni densi di incontri, che lo vedranno spostarsi a Monza, a Milano, a Roma e Perugia. Se vi trovate da quelle parti, prendete appunti e poi lasciateci un commento. Sono davvero curiosa di sapere com’è di persona e se parla tanto bene quanto scrive.

La realtà è che il cyberspazio, come l’economia, ha bisogno di regole. Gli standard dovrebbero fissarli gli studiosi. Tocca a loro esercitare il controllo di qualità. E lo possono fare aggredendo la crisi in due punti: nel punto in cui i principianti trasformano le loro tesi in libri, e nel punto in cui i veterani sperimentano nuove forme di ricerca.

[…] questi studiosi sembrano supporre che i testi abbiano sempre agito sulla sensibilità dei loro lettori allo stesso modo. Ma il borghese londinese del Seicento abitava in un universo mentale ben diverso da quello di un professore americano di oggi. La lettura stessa è cambiata nel tempo: spesso in passato era fatta ad alta voce e in gruppo, oppure tra pochi intimi clandestinamente e con un’intensità che oggi riesce difficile immaginare.

Autore:Robert Darnton
Titolo: Il futuro del libro
Editore: Adelphi
Traduzione: Adriana Bottini
Pagine: 273
Prezzo: € 24,00
ISBN 9788845925863

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