Ebook, cresce il mercato italiano dei titoli

Il rapporto tra italiani ed ebook è uno degli argomenti in ambito editoriale più discusso. La forte voglia di rivoluzionare il mercato e portare più lettori al proprio mulino spinge editori e produttori a tenere sotto costante osservazione le statistiche in materia. Che mostrano cambiamenti in positivo ma anche tante lacune, come sempre di nascita importante. Il problema? Sempre il prezzo. Sia per i libri elettronici che per i loro lettori, gli ereader.

Il catalogo, seppure lentamente, è aumentato di almeno dieci volte nell’ultimo anno, ma il fatturato generale, continua a rimanere basso come non mai. Non solo, se compariamo i dati con quelli provenienti da altri paesi europei ed oltreoceano, l’Italia sparisce completamente. Perché se anche vi diciamo che i titoli disponibili nella nostra penisola sono esattamente 11.271, dobbiamo anche dirvi che rispetto al mercato trade, si tratta di un invisibile 0,1%, praticamente inesistente rispetto al 3% della Gran Bretagna ed all’8-10% degli Stati Uniti.

Il quadro viene tracciato con chiarezza dall’Aie, l’Associazione Italiana Editori, attualmente presente al forum Editech di Milano. La tristezza per un risultato così laconico viene mitigata in parte dalla spinta all’innovazione che sempre di più si sta registrano tra i lettori di ogni età. Il commercio elettronico dei libri ha raggiunto i 70 milioni di euro l’anno e stampa digitale e “on demand” stanno man mano prendendo piede ed e sviluppando un ottimo tornaconto economico.

Anche il pubblico interessato agli ebook come “fonte” di lettura sta aumentando. Si tratta di persona dal titolo di studio elevato nella maggior parte dei casi, in una età compresa tra i 30 ed i 59 anni. Nello specifico parliamo di un “esercito” di 600mila persone “ pronte o in procinto di intraprendere il grande salto verso il digitale. Il freno maggiore? Il costo di ereader ed ebook, tutt’altro che a favore del cliente. Ancora.

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