Anna Wintour sta lavorando alla sua biografia

La sua vita personale è avvolta da uno stretto “No comment” mentre quella lavorativa, per la quale è tanto nota, fa parlare di lei da anni. Anna Wintour, direttrice di Vogue dal 1988, starebbe lavorando alla sua biografia o meglio, come piace chiamarlo lei, il suo memoir. La notizia è stata pubblicata qualche giorno fa sul The Morton Report che avrebbe svelato, quasi con certezza, la necessità di Madame Wintour di cercare un co-autore nella stesura della sua vita, anni di lavoro e sacrifici confermati ora da un successo, e un riconoscimento, planetario. Tra tutti i probabili co-autore la Wintour avrebbe già scelto Mark Holgate, redattore del settore news della rivista di moda che avrà l’onore (ma forse più onere) di lavorare fianco a fianco della furia. I più vicini alla direttrice smentiscono categoricamente ogni voce ma, a pensarci bene, perché una delle icone di stile più ammirate (e temute) del mondo non dovrebbe pensare alla redazione di una sua biografia? 

La scalata al successo, il divorzio tormentato e la reputazione di donna di ferro che con gli anni si è costruita senza neanche troppe fatiche renderebbero sicuramente la sua biografia uno dei libri più letti. Un successo editoriale incredibile creato sulla storia di una donna che offrirebbe alle altre numerosi spunti utili per lottare fino in fondo e realizzare gli obiettivi prefissati e, al tempo stesso, convincerebbe molte altre a credere in se stesse senza diventare schiave di un ideale che non ci rappresenta. Sì, perché nonostante la Wintour rappresenti la moda in tutto il mondo, le sue copertine, in barba alle campagne contro l’anoressia, mostrano ancora modelle smunte e senza personalità, manichini umani offerti alla moda come sacrificio per un ideale che, allo spegnimento dei riflettori, ha solo l’apparenza di un capriccio “abbellito” da una pelliccia. Questa, purtroppo, vera. 

[Photo Credits moteris]

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