Il re d'inverno, Bernard Cornwell

Ebook low cost: Il re d’inverno a 1,99 euro

Il re d'inverno, Bernard CornwellChi ama i romanzi storici e di avventura non potrà non conoscere Bernard Cornwell, scrittore britannico autore di numerose saghe di “cappa e spada”. L’autore, molto noto anche nel settore televisivo grazie ai numerosi anni di produzione della BBC, è diventato famoso anche grazie alla saga Il romanzo di Excalibur (titolo originale, The Warlord Chronicles) composta da ben cinque romanzi tutti pubblicati in Italia: Il re d’inverno, Il cuore di Derfel, La torre in fiamme, Il tradimento e La spada perduta.

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peccati borgia sara bower recensione

I peccati dei Borgia di Sarah Bower: recensione

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Quando acquisti un libro dal titolo “I peccati dei Borgia”, possedendo un’infarinatura storica sui suddetti personaggi e sull’ambiente ti aspetti un determinato tipo di prosa, inutile essere ipocriti. Il romanzo di Sarah Bower rientra più o meno nell’idea che mi ero fatta.

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Peter Englund-La bellezza e l'orrore

Peter Englund, La bellezza e l’orrore

Peter Englund-La bellezza e l'orrorePeter Englund, membro dell’Accademia di Svezia e suo segretario (parliamo della famosa Accademia che assegna il Nobel) ci regala un libro alquanto singolare. Ha infatti deciso di parlare della Grande Guerra da un punto di vista particolare: quello del “come fu”, come racconta lui stesso nella prefazione al volume.

Ha perciò scelto diciannove storie, tutte accadute realmente ed è attraverso queste che cerca di farci entrare in un periodo o per meglio dire in un’esperienza tanto lontana da noi. Tutti i personaggi di cui ci racconta hanno preso parte ai combattimenti e tra di loro ci sono prigionieri, caduti, eroi, relitti.

E’ stata sufficiente questa introduzione a spingermi a leggere il libro. Non solo perché amo i racconti, perché li trovo sempre più adatti a lettore moderno, come ho detto altre volte su Libri e Bit, ma perché l’unico modo per convincere la sottoscritta ad interessarsi di storia e di guerre è farlo attraverso non dei dati astratti ma attraverso le persone che hanno fatto parte di quegli eventi.

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Diana Gabaldon - Il cerchio di pietre

Diana Gabaldon, Il cerchio di Pietre

Diana Gabaldon - Il cerchio di pietreFino alla scorsa estate non conoscevo affatto Diana Gabaldon e Il primo romanzo di questa autrice che mi è capitato tra le mani è stato Lord John, che dava spazio ad uno dei personaggi complementari della saga che l’ha resa famosa.

Qualche giorno fa ero a caccia di un libro che mi aiutasse a passare i noiosi giorni dell’influenza e un’amica mi ha prestato Il Cerchio di Pietre. E così ho di nuovo incontrato Lady Gabaldon sulla mia strada.

Il cerchio di Pietre è uno dei capitoli più importanti della storia della viaggiatrice Claire: dopo essere fuggita dalla Scozia del 1700 per proteggere la propria gravidanza, Claire cerca di spiegare a suo marito cosa è successo nei tre anni in cui era scomparsa. Naturalmente lui non può crederle, ma accetta di crescere la piccola Bree come fosse sua figlia.

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copertina leonardo e io

Leonardo e io ovvero guerra, arte e passione

copertina leonardo e ioNon so ancora se considerare Leonardo e io un vero e proprio romanzo o un racconto lungo. Di sicuro ha il pregio di trascinare con sé il lettore sin dalle prime righe.

Un attimo prima sei nel ventunesimo secolo e un secondo dopo sei a Venezia: vedi le maschere, i canali, respiri le atmosfere e gli afrori degli ultimi decenni del 1400, senti le urla delle battaglie, vedi il sangue e poi il pestare degli assistenti che macinano i colori e le conversazioni di pittori di cui hai sentito parlare mille volte, ma che, davvero, non ricordavi fossero tutti di quel periodo.

Leonardo e io, visto che si avvicina il Natale, è uno di quei regali perfetti per chi ama l’arte, i romanzi d’avventura e i gialli. Non è corposo, per fortuna, come i classici best seller all’americana, quindi non spaventerà nessuno. Non solo, il lettore sarà eternamente grato a François Cérésa per aver composto un romanzo avvincente ma privo di capitoli inutili.

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confessore Cavour greco

Il confessore di Cavour di Lorenzo Greco

confessore Cavour grecoCavour era stato scomunicato. La Chiesa non poteva tollerare la sua politica mirata all’Unità d’Italia e dunque al ridimensionamento dello Stato Pontificio. Pio IX non accettava compromessi e rifiutava qualsiasi accordo.

Cavour, tuttavia, era credente e in punto di morte, pur sapendo che secondo la scomunica non ne avrebbe avuto diritto, chiese che gli fossero amministrati gli ultimi sacramenti, compresa la confessione. La sua richiesta venne accolta da Fra’ Giacomo da Poirino.

E’ qui che comincia la storia de Il confessore di Cavour. Una storia vera, quella narrata da Lorenzo Greco (tra i finalisti dello Strega 2011) che prende le mosse però da un documento storico, redatto proprio dal suddetto frate.

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Lord John di Diana Gabaldon, recensione

diana gabaldon lord johnUna bella sorpresa Lord John e una questione personale di Diana Gabaldon. Quando ne ho scritto l’anteprima, mi preparavo a leggere un libro leggero e non impegnativo, adatto alle serate estive. In effetti è un romanzo piacevole, accattivante e ben scritto.

Quello che però non potevo immaginare è il tema che la Gabaldon decide di affrontare mentre seguiamo le indagini e le avventure del suo Lord John.

A questo punto sono davvero combattuta se rivelarvi o meno il dettaglio che ha reso questo romanzo diverso dai tanti altri che ho scritto.

Mettiamola così: nella promozione del libro ha giocato molto il fatto che l’autrice abbia studiato a fondo il settecento inglese a tutto tondo, mettendo bene a fuoco non soltanto caratteristiche e abitudini della buona società e dell’esercito ma anche dei postriboli, dei bordelli insomma. Ma di quale licenziosità si parla davvero nel libro?

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Copertina impero di cenere

L’impero di cenere di Nicholas Nicastro

Copertina impero di cenere

Da L’impero di Cenere di Nicholas Nicastro:

Chiunque dia retta alla descrizione del principe adolescente fatta da Eschine, rischia di catturare un enorme granchio. Ha parlato di bei capelli lunghi, cosa che è abbastanza vera, ma ha tralasciato di dire che erano così radi e unti da sembrare sempre bagnati. Sento ancora favoleggiare dei capelli biondi o chiari di Alessandro, quando erano decisamente castani e nulla più. Gli cascavano in ciuffi scomposti ai lati del viso-viso a cui non mancava una certa dignità, ma che era ruvido, spigoloso e pieno di foruncoli. Gli occhi non erano azzurri e non li aveva di colore diverso, ma di nuovo erano semplicemente marroni. Da vicino vi assicuro di non aver percepito il profumo naturale che, sempre secondo Eschine, emanava il suo corpo. I suoi tratti più degni di nota erano le labbra carnose, quasi femminili, e i grandi occhi puntati su tutto con straordinaria intensità.

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