Space Oddity di David Bowie diventa un libro per bambini

http://www.youtube.com/watch?v=D67kmFzSh_o

Trasformare Space Oddity in un libro per bambini è decisamente un’idea originale ed è venuta all’illustratore Andrew Kolb. Se non sapete di cosa stiamo parlando, ecco un breve riassunto. Si tratta dell’album, con singolo omonimo, più famoso del duca bianco alias David Bowie. Uscì nel 1969, a luglio, l’11. Lo sbarco sulla luna avvenne il 20.

La canzone racconta del Maggiore Tom, che dopo essersi inoltrato nello spazio, perde i contatti con il centro di controllo. Qualcosa va storto e lui resta lì, a guardare la terra da lontano, chiedendo, prima che si interrompano le comunicazioni, di dire a sua moglie che l’ama.

In realtà, è difficile capire se Tom sia davvero così disperato all’idea di non tornare a casa e la canzone mi riporta sempre, con una certa nostalgia, agli astronauti di 2001 Odissea nello spazio, ma questa è un’altra storia e sto evidentemente divagando.

Torniamo a quell’originale di Kolb, il quale ha sì realizzato il libro, ma non lo ha ancora pubblicato. Nella speranza di suscitare abbastanza interesse da parte del pubblico e quindi di una casa editrice, ha pensato bene di mettere a disposizione alcune delle illustrazioni sulla sua pagina web, kolbisneat.com.

Chissà come reagirebbero i nostri figli di fronte a questa storia. Forse per i bambini del 1969 era improponibile, ma oggi, considerando mostri e alieni che popolano la fantasia dei nostri ragazzi, restare da soli nello spazio è forse il male minore.

For here/Am I sitting in a tin can/Far above the world/Planet Earth is blue/And there’s nothing I can do/Though I’m past/one hundred thousand miles/I’m feeling very still/And I think my spaceship knows which way to go

Tell my wife I love her very much/she knows

Ground Control to Major Tom/Your circuit’s dead,/there’s something wrong/Can you hear me, Major Tom?/Can you hear me, Major Tom?/Can you hear me, Major Tom?/Can you….

Fonte | Wired

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