Libri: in eredità ai nostri figli

libro antico 1700

Siamo ancora in grado di lasciare dei libri in eredità ai nostri figli? Ci pensavo proprio questa mattina sistemando i volumi di un’enciclopedia. Mi sono detta: quanto durerà questa carta? Quanto le copertine? La qualità dell’oggetto libro sembra diminuire drasticamente di anno in anno e quando prendo tra le mani un libro del millecinquecento resto davvero estasiata.

Certo, in parte questo ci consente di poter comprare libri a costi minimi. Una volta leggere era una passione per pochi anche per via del costo improponibile dei volumi. Eppure un po’ mi dispiace sapere che molti dei libri che lei troverà nella libreria di casa quando sarà grande abbastanza per leggerli, avranno la carta ingiallita e si saranno già squinternati.

Ho l’impressione che a mia figlia lascerò più che altro l’elenco dei libri che vorrei che leggesse e una serie di eBook o di link ad eBook interessanti. Eppure, quando decido quali libri tenere e quali donare alla biblioteca, penso anche un po’ a lei. A quando sarà adolescente e comincerà a curiosare tra i libri dei grandi.

Non mi aspetto che ami gli stessi autori che amo io o che si immerga nei romanzi che mi hanno conquistata. Non so se amerà di più la saggistica, la poesia o la narrativa. Vorrei però che, anche solo scorrendo i titoli dei libri che ho tenuto per me, riuscisse a intuire un piccolo pezzetto di mondo e, visto che sono una donna, vorrei anche che scoprisse il ruolo che le donne hanno avuto nel costruirlo.

Mentre scrivo mi rendo conto, d’altronde, che noi genitori tendiamo a sottovalutare una possibilità: mentre pensiamo ai romanzi che vorremmo lasciare ai nostri figli, ci dimentichiamo che anche loro potrebbero aprirci un mondo nuovo. Proponendoci letture inaspettate e autori sconosciuti. Da buoni lettori dovremmo essere sempre aperti al futuro oltre che sentirci custodi del passato. Non trovate?

Photo Credits | Yale Law Library su Flickr

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