Leggere, effetti collaterali

ragazzo libroLeggere ci sembra oggi un’attività degna della massima considerazione: allena il nostro cervello, stimola la nostra fantasia e la capacità di ragionamento, ci tira su il morale, allarga i nostri orizzonti. Ma non sempre e non per tutti la lettura ha goduto di questa reputazione.

Per molte persone starsene seduti in poltrona con un bel libro è indice di pigrizia: ma come, con questa bella giornata di sole te ne stai chiuso in casa a leggere? Sei giovane, esci con i tuoi amici! Non sarebbe meglio fare un po’ di attività fisica? A furia di leggere perderai il senso della realtà. In effetti, apparentemente, leggere fa male.

Ecco i possibili effetti collaterali della lettura: miopia, maniglie dell’amore, isolamento sociale, mancanza di senso pratico, zitellaggine (se non esci non puoi trovarti un ragazzo e vi garantisco che me lo sono sentita dire personalmente).

Sembra quasi che la capacità di concentrazione che la lettura scatena in noi appaia all’esterno come uno stato innaturale per l’essere umano. E’ anche divertente che per molte persone la lettura di un libro sia in netta contrapposizione con l’attività fisica, come se non potessero coesistere entrambi nell’agenda quotidiana di un essere umano.

Mi spingo un po’ più in là con una considerazione personale: molte persone temono la lettura e coloro che leggono. Cosa però temono: la capacità di pensiero? L’autonomia intellettuale? Conversazioni ricche e stimolanti? Come donna devo ammettere che leggere è sempre stato contro producente: gli uomini stavano alla larga.

Ora, lo so cosa state pensando: sto usando i libri come scusa per non ammettere che non sono propriamente avvenente. D’accordo non è Venere che vi parla, ma vi posso garantire che sono una persona assolutamente normale. Il fatto è che per i ragazzi che frequentavo tanti anni orsono, una donna che legge, evidentemente, non aveva il tempo non solo di lusingare la loro vanità, ma anche di occuparsi di casa e famiglia. Ed ecco un’altro terribile pensiero: leggere è forse un’attività da femministe?

Photo Credits | jayel aheram su Flickr

1 commento su “Leggere, effetti collaterali”

  1. Bah, è ovviamente una stupidaggine colossale…ma figurati, ho iniziato a leggere all’età di cinque anni e oggi a venti suonati non posso fare a meno delle mie 50 pagine serali. Ciononostante faccio palestra da tre anni…non vedo come l’uno non possa completare l’altro. Leggere è bellissimo, affina la mente e ti inserisce in qualsiasi contesto sociale, mica te ne allontana….per finire sono un uomo, non è per niente un attività da femministe!!

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