LaFeltrinelli.it e Mediamarket sotto controllo Antitrust

LaFeltrinelli.com e la società Mediamarket (marchio Mediaworld) sono finite nel mirino dell’Antitrust per possibili clausole vessatorie, una comunicazione che ha sottolineato la possibile presenza di alcune clausole contenute nei contratti on line dei due marchi della grande distribuzione scritte a danno del consumatore,” un significativo squilibrio di diritti e obblighi contrattuali”.

Per analizzare a fondo la questione, l’Autorità ha avviato sul suo sito internet una consultazione sulle clausole poste citate, un’analisi approfondita che durerà trenta giorni a partire dal 9 novembre. La consultazione sarà aperta a tutte le associazioni di categoria rappresentative dei professionisti a livello nazionale, le Camere di commercio e le loro unioni e le associazioni dei consumatori iscritte nell’elenco previsto dal Codice del Consumo.

Il comunicato ufficiale ha stabilito che:

Al termine delle due istruttorie, se venisse confermata la vessatorietà delle clausole, i relativi provvedimenti dovranno essere resi pubblici, a spese delle società, in modo da informarne adeguatamente i consumatori.

Al termine delle analisi, entrambe le società avranno l’obbligo di comunicare ai consumatori le informazioni adeguate: nel caso in cui questo non venisse realizzato, l’Autorità potrebbe decidere di applicare sanzioni da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 50.000 euro.

Tra le azioni sanzionabili applicate da LaFeltrinelli.com, l’Antitrust sta approfondendo le clausole relative ai contratti di fornitura di contenuti digitali (giochi, musica, video e e-books) e commercializzati on-line tra cui l’esonero di responsabilità della società per ritardi e disservizi, i danni collegati all’utilizzo del servizio e la mancanza di garanzia per il servizio venduto. Per il marchio Mediaworld, l’Antitrust avrebbe aperto un’inchiesta sulla clausola del contratto in cui si esclude Mediamarket dalla responsabilità per danni di qualsiasi tipo e natura, inclusa perdita di dati, risultante dall’uso o incapacità di usare specifici contenuti e servizi.

Le indagini dell’Antitrust, per ora non note al pubblico, porteranno a una corretta comunicazione che sarà presto reso nota a tutti i consumatori.

 

Lascia un commento