John Le Carré: i suoi manoscritti a Oxford

Quando uno scrittore ha amato la letteratura e ha amato tanto il suo lavoro, la rappresentazione più pura della creatività e dell’immaginazione, è quasi spontaneo donare tutto se stesso a ciò che l’ha reso celebre e che ha dato un senso alla sua vita.

John Le Carré è uno di questi, uno scrittore che festeggia quest’anno i suoi primi 80 anni e che ha da poco scelto di donare alla biblioteca dell’università di Oxford tutti i suoi manoscritti, esemplari unici compilati a mano dallo scrittore e testimoni di una vita intensa, di lavoro e di una fatica che John Le Carré condivideva ogni giorno con la moglie che trascriveva a macchina tutti i fogli scritti e riscritti mille volte dall’autore.

Tutto il materiale, compresa la sua corrispondenza a un’università americana, troverà così posto negli archivi della biblioteca di Oxford gratuitamente, un gesto che di solito viene realizzato da molti altri scrittori di fama mondiale dietro il pagamento di un compenso economico molto importante.

La biblioteca della celebre università si è detta lieta di poter ospitare un tale tesoro della letteratura che, orgogliosa del dono appena ricevuto, ha scelto di rendere disponibile tutto l’archivio di Le Carré e trasformarlo in formato elettronico in modo da poter rendere accessibile a tutti gli studenti, i lettori e gli appassionati quelle prove indelebili di un amore immenso  per la letteratura.

Tra le opere più importanti e famose dell’autore vi sono sicuramente La spia perfetta (A perfect spy) romanzo vincitore del premio “Martin Beck Award” nel 1986, La spia che venne dal freddo (The spy who came in from the cold) che gli valse il premio “Edgar Award” nel 1965 e il premio Gold Dagger nel 1963 e L’onorevole scolaro (The Honourable Schoolboy) che nel 1977 vinse il premio “Gold Dagger” e il “James Tait Black Memorial Prize”, due premi importanti per il mondo della letteratura internazionale.

[Photo Credits erenguevercin]

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