L’acqua è più profonda di come sembra da sopra, di Fedez

L’acqua è più profonda di come sembra da sopra” di Fedez non sarà sicuramente il caso dell’anno dal punto di vista letterario. Ma di certo ha tutte le carte in regola per conquistare gli appassionati di gossip.

Il viaggio di “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”

E i suoi fan ovviamente. Partiamo direttamente dal fatto che ci troviamo davanti a una autobiografia (o lavoro di introspezione) in cui Fedez lascia da parte in buona parte l’immagine del personaggio pubblico per offrire un racconto più crudo, più vero e non semplice. Il titolo già dice tutto. “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra” è una metafora che invita a non fermarsi alle apparenze e a immergersi nelle profondità di qualsiasi tipo. Invisibili però dalla superficie.

All’interno del libro Fedez ripercorre vari momenti della sua vita partendo dall’infanzia milanese, con esperienze difficili e frequentazioni complesse e la sua carriera musicale. Toccando poi anche le vicende personali più delicate come la malattia, la separazione e la salute mentale.

Fedez sceglie un approccio che sottolinea la voglia di non mostrarsi solo come “quello che ce l’ha fatta” ma anche come qualcuno che è caduto, che ha dovuto fare i conti con il proprio vissuto, i propri limiti e i propri fantasmi. Ed è questo uno dei punti di forza. Il coinvolgimento emotivo. Anche al netto degli scivoloni accumulati nella vita.

Una lettura che può aiutare

Per quel che riguarda il linguaggio e lo stile, con “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra” ci troviamo davanti a qualcosa di differente rispetto alla sua scrittura musicale. Tutto tende all’immediatezza, all’autenticità e al non usare filtri. L’immagine della copertina già da sola rafforza questo senso di smembramento e ricomposizione.

Fedez ci ha abituato a comportamenti quasi contraddittori nella sua vita. E questo si intuisce anche da questa autobiografia. Da una parte si confessa su tutto. Anche su cose che potrebbero scatenare vergogna. E dall’altra punta comunque a sottolineare che poi non sia propriamente un problema questo “vivere” sotto la superficie.

In alcuni casi, anzi, può diventare forza.  Alcuni passaggi risultano molto diretti e a tratti polemici verso figure della sua vita. Il fatto che ricordi quasi un diario il tono aiuta a entrare dentro al narrato in maniera più profonda. È un libro che consigliamo di leggere? Volendo sì. Sia per le motivazioni elencate all’inizio sia perché può invitare alla riflessione.

Dando una mano importante a chiunque abbia mai sentito il bisogno di fare un viaggio introspettivo dentro se stesso. Senza dimenticare che rimane, a ogni modo, un’ottima lettura di svago.

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