Ebook: come migliorano per ciechi e ipovedenti

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Ciechi ed ipovedenti potranno leggere normalmente gli ebook, senza che gli stessi vengano sottoposti a particolari trasformazioni  Basta che semplicemente si sfrutti, in maniera semplice e diretta, la possibilità di collegare agli stessi la lettura automatica del testo. E’ una peculiarità del formato epub che l’Associazione italiana editori ha deciso di sfruttare.

Grazie anche al supporto del Ministero dei Beni Culturali e dell’Uici ed alla collaborazione della maggior parte delle case editrici che si occupano di libri digitali sul territorio italiano. Un modo per accelerare la disponibilità delle opere in un formato possibile da gestire anche per chi, privo della vista, necessita di Braille o di audiobook per leggere un libro.  Il concetto è molto semplice: mettere in commercio degli ebook che abbiamo al loro interno delle istruzioni per la navigazione di contenuti.  I libri digitali in commercio in formato epub, pur avendo la predisposizione a tale caratteristica, quasi mai vengono programmati adeguatamente. Pensate invece alle potenzialità di vendita di file che siano tutti predisposti all’autolettura.

Il progetto attualmente in corso prevede un lancio iniziale di almeno 3mila titoli ebook rieditati in tale modo, a partire da Carmine Abate ed Alessandro Piperno fino a spaziare tra le novità letterarie (narrative e saggistiche) più importanti. Gli editori che hanno deciso di collaborare, al momento, in tal senso sono le seguenti:  Iperborea, Mondadori, Giunti, Sonda, Rcs, Polillo, Minimum Fax, Il Mulino, GeMs, Laterza, Zanichelli, Rubettino, e/o e Voland. Spiega al Sole24ore  Cristina Mussinelli, responsabile del progetto :

[Si cambia]a partire dalla produzione. Viene utilizzato ePub, standard già in uso nell’editoria per la creazione di ebook che consente, nella versione 3, di gestire testi con impaginato complessi e di avere un audio sincronizzato con il testo. L’accessibilità si basa su precise caratteristiche di strutturazione semantica che aiuta la navigazione all’interno dei contenuti e l’utilizzo dei text to speech.

Photo Credit | Getty Images

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