Recensione de Il pannello, Erri De Luca

Il pannello, Erri De LucaLeggere Il pannello di Erri De Luca è come tornare sui banchi di scuola e vivere, sulla propria pelle, la vergogna e la frustrazione di appartenere a un classe di liceo di cui non condividiamo idee e atteggiamenti; una classe di venti alunni che spesso ha fatto infuriare i professori trasformando anche noi, allievi studiosi e attenti seduti sui primi banchi di scuola, in una marmaglia di adolescenti anarchici, vittime silenziose di un gruppetto di bulli.

Il pannello, racconto tratto dal romanzo In alto a sinistra pubblicato nella collana Zoom dalla casa editrice Feltrinelli, racconta un episodio che si svolge tra le mura di una sezione scolastica: qui, un gruppetto di ragazzi, divertiti e pronti a prendersi gioco della nuova insegnante, ha infatti svitato il pannello in legno della cattedra, una bravata che i ragazzi portano a termine mettendo a nudo le gambe, e l’imbarazzo, della nuova professoressa.

La bravata, nascosta poi da tutti gli alunni della classe, scatenerà una lotta tra insegnanti e studenti che inizieranno a confrontarsi e a scontrarsi dando vita a una lotta generazionale che, sebbene sia ambientata negli anni ’60, non può che stimolare il lettore alla riflessione e al confronto tra la scuola di oggi, quella di ieri e quella che verrà.

Il racconto è scritto magistralmente: la severità dell’anziano docente di greco ricorda un po’ il caro e vecchio professore dall’animo gentile che tutti amavamo ai tempi della scuola superiore mentre la coalizione ricreata dallo scrittore, e la conversazione che la classe ha con il docente, stimola la discussione sulla differenza tra omertà e alleanza, un tema che potrà essere ampliato con i lettori, e studenti, più giovani.

Il giudizio è quindi assolutamente positivo e l’idea di offrire ai lettori un singolo racconto a un prezzo così vantaggioso (solo 0,99 euro) non può che convincere il lettore ad acquistare la storia.

 

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