Presentazione di Le difettose, di Eleonora Mazzoni

Le difettose, Eleonora MazzoniEsce domani per la casa editrice Einaudi e la collana I Coralli, il primo libro di un’esordiente italiana, Eleonora Mazzoni. Con una carriera avviata e una passione fortissima per la recitazione, l’autrice del romanzo Le difettose tratta un tema delicato con un’irruenza e una lealtà tipica di una donna reale cercando ascolto e solidarietà con le lettrici del suo romanzo. Le difettose sono tutte quelle donne che ogni mese fanno la fila in attesa di una buona notizia, di un esame positivo e di un corredo per un piccolo che potrebbe presto arrivare: sono donne forti, donne che “sembrano regine” e che “camminano imperiose, avvolte nella sacralità inviolabile che accompagna le donne in attesa“. Tra pance gonfie e uteri pieni come scrigni, il lettore farà la conoscenza di Carla, finalmente pronta per un figlio e decisa nel voler iniziare il suo percorso, una “personale via Crucis” scandita da preghiere di speranza e numerose soste, quelle di un iter medico costellato di dubbi e domande di ordine etico, scientifico e morale.

Ecco la presentazione ufficiale del romanzo:

«Detesto tutti i ritardi. Tranne uno».
[…] Carla ha quasi quarant’anni, un compagno praticamente perfetto, un lavoro stimolante e un certo fascino. Ma non riesce ad avere un figlio.
E per una come lei, abituata a centrare l’obiettivo, il senso di fallimento brucia senza consumarsi. Perché l’ossessione della maternità si può affinare al punto da dare dipendenza. Le donne che Carla incontra quando tenta la fecondazione assistita stanno tutte in fila, mese dopo mese, per eseguire lo stesso rituale: gli ormoni, il pick-up, il transfer, l’attesa. Conoscono il proprio corpo e i suoi segnali con una precisione maniacale. Usano un oscuro gergo da iniziate. Perché loro non aspettano un bimbo, “fanno la cova”, non rimangono incinte, “s’incicognano”. Nel suo viaggio alla ricerca della maternità e di una forma di saggezza che pare sempre scivolarle fra le dita, Carla può contare su di loro, ma anche su due guide spirituali d’eccezione: Seneca, oggetto dei suoi studi di latinista, e nonna Rina, che prima di diventare solida come una quercia era stata fragile come un albero rinsecchito. Nonostante persino la Bibbia sia piena di vecchie sterili che all’improvviso riescono a procreare, Carla forse deve mettersi in testa che un figlio non è un diritto, come le dice Marco, il suo compagno, con quella sua franchezza
generosa e un po’ leggera.

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