Libri tratti da videogiochi? Piacciono e vendono!

Chi pensa che per “giocare” ad un videogame siano necessari solamente console e attrezzatura elettronica si sbaglia di grosso. Avete mai sentito parlare dei libri videogame? Quelli liberamente tratti e mai come ora rispecchianti parti del gioco? Beh, se la risposta è negativa, ci pensiamo oggi noi a colmare questa piccola lacuna.

I libri tratti dai videogiochi esistono e stanno diventando man mano anche da noi, in Italia, un fenomeno di una certa portata. Tanto da vantare, già ora, una casa editrice specializzata, la Multiplayer.it. Una portata della faccenda ce la siamo già fatta presso il salone del libro di Torino, dove lo stand di ques’ultima non solo era affollato e decisamente colorato rispetto agli altri, ma presentava tutta una serie di volumi seriali che non facevano altro che attirare l’attenzione dei visitatori,

Un titolo fra tutti? Senza dubbio Metal Gear Solid. Questa storia racconta di un ex agente speciale ritiratosi in Alaska che viene richiamato in servizio per salvare gli Stati Uniti da una minaccia nucleare.  Potrà sembrarvi banale, ma la maggior parte degli estimatori del videogioco adorano la sua trasposizione letteraria, estremamente fedele.  Ed alla graphic novel correlata.

E che dire di un altro titolo che tira tantissimo, questa volta pubblicato da una grande come Sperling & Kupfer ( gli stessi di Stephen King per intenderci, n.d.r) come “Assasin’s Creed-Fratellanza”?  Un titolo che anche le persone lontane anni luce dal mondo dei videogame conoscono.

Qui la strada letteraria che si batte è quella del thriller. E non per nulla anche coloro che non hanno mai tenuto una console in mano si sono sentiti attratti da questi titolo. Il tutto inizia a metà del 1400 a Firenze dove Ezio Auditore, il protagonista rimane vittima di un complotto… vi lascio immaginare dal titolo quanto sanguinosa potrà essere la sua vendetta. Qualche nome famoso? Leonardo da Vinci e Niccolò Macchiavelli saranno suoi amici. Templari e Borgia coloro sui cui vendicarsi.

Tutte queste storie non fanno venire voglia di videogiocare con il libro anche a voi?

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