Questa fame che non smette mai di Lorenzo Prattico, recensione

Questa fame che non smette mai” di Lorenzo Prattico è uno dei quei libri che meritano di essere letti se si ama la cultura, il buon cibo e una narrazione che agisca come una carezza sulla nostra vita.

Un autore dal particolare modo di raccontare

Lorenzo Prattico è conosciuto sui social come Prattquello, un nome che ormai molti associano al cibo, ai viaggi gastronomici e a un modo di raccontare tutto particolare che è la sua firma. Quando descrive un piatto riesce ad avere contemporaneamente una impronta divulgativa ma calorosa che lo ha fatto apprezzare moltissimo sui social.

Nei suoi video si occupa di cultura del cibo, di tradizione, di storia  con un approccio non di rado praticamente documentaristico. E “Questa fame che non smette mai”, suo libro di esordio rispecchia questo suo essere. Lorenzo Prattico ci propone un libro “multilivello” viaggi, riflessioni, ma allo stesso tempo confessioni e ricette si unisco in un risultato incredibile.

Al centro del racconto offerto dal libro troviamo un ragazzo che ha perso il padre che non ha mai conosciuto davvero. Un vuoto questo che diventa stimolo per partire, per cercare sapori lontani e per attraversare culture diverse. Sono sette le tappe offerte da questo viaggio: Giappone, Corea del Sud, Turchia, Thailandia, Groenlandia, Stati Uniti e come ovvio che sia l’Italia.

Perché leggere Questa fame che non smette mai

Tra piatti e persone incontrate il lettore non può fare altro che perdersi in un vero e proprio mondo a parte. Lo stile scelto da Lorenzo Pratttico per “Questa fame che non smette mai” è in grado offrire su carta quello che l’autore di solito propone nei suoi video. Su carta forse in alcuni casi, da chi non ha dimestichezza con lui, questo si traduce in un pizzico di ripetitività nelle descrizioni. Ma risulta comunque perfetto per chi ama storie che parlano direttamente al cuore o chi è appassionato di viaggi o cibo.

Una delle cose che colpiscono è lo stile. Prattico ha una scrittura sensibile, capace di descrivere i dettagli del gusto, della texture, del profumo, ma anche quelli delle atmosfere, delle luci, dei momenti drammatici o quelli sospesi di silenzio dopo un dolore. Non cerca sensazionalismi, non forza le emozioni, ma lascia che emergano con naturalezza. Questo rende il libro adatto sia a chi ama davvero il cibo e i viaggi, sia a chi cerca una storia che parli al cuore.

Per chi già segue Pratt online, il libro è un’estensione naturale del suo modo di fare contenuti. Chi non lo conosce potrà rimanere affascinato dalla profondità di alcuni passaggi senza che una certa leggerezza venga a mancare.

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