Festa in glamour, Pippa Middleton

Festa in famiglia, il libro di Pippa Middleton

Festa in glamour, Pippa MiddletonAvrà forse preso spunto dal matrimonio della sorella la bella ed elegante Pippa Middleton per scrivere il suo primo libro? La risposta la lasciamo decidere a voi e, nel frattempo, vi presenteremo Festa in famiglia, un libro illustrato ricco di idee per realizzare gustosi piatti, decorazioni originali e giochi e attività per bambini, un manuale a tutto tondo perfetto per realizzare l’evento perfetto.

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Libri per ragazzi: Tea lancia Le Libellule e Pick & Roll

La casa editrice Tea inizia la sua avventura all’interno delle proposte editoriali per ragazzi lanciando due nuovi volumi dedicati ai lettori più giovani, un’offerta editoriale che approfitta del periodo estivo, un momento di svago e divertimento per tutti i ragazzi che, lasciati gli impegni scolastici, possono finalmente dedicarsi alle attività più piacevoli, come la lettura.

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Kate Moss Style

Kate Moss Style di Angela Buttolph

Kate Moss StyleCome ha fatto Kate Moss a diventare Kate Moss il punto di riferimento per le aspiranti modelle e per parte del mondo della moda?

Da ragazzina che voleva sfondare, diventa modella super nota e si distingue subito dalle altre, non solo, forse non tanto per il suo fisico quanto per la sua personalità.

Che la porterà tra ingaggi miliardari, ed eccessi documentati regolarmente dalla stampa scandalistica, a diventare un personaggio pubblico tra i più citati, spiati, ammirati.

Persino io, lontana anni luce dal mondo della moda (“e si vede”, direbbe Miranda Priestly de Il diavolo veste Prada) non riesco a non trovare Kate Moss quanto meno interessante.

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copertina dardo e la rosa

Il dardo e la rosa: il fantasy è erotico

copertina dardo e la rosaNon sapevo esistesse il fantasy erotico. Normalmente sono una lettrice di fantasy che si innervosisce parecchio se la tensione delle battaglie e i viaggi dell’eroe/eroina vengono interrotti da storie romantiche o da incursioni nel mondo delle avventure sessuali. Eppure stavolta mi sono lasciata convincere da un’appassionata e così ho cominciato a leggere il mastodontico Il dardo e la rosa.

Mi aspettavo un romanzetto leggero e, lo ammetto, un po’ grossolano. Invece mi sono trovata dinanzi ad una storia articolata, una protagonista credibile, interessante, una scrittura di buon livello e un discorso sull’eros davvero molto sottile. Ora cercherò di riassumere la storia, piuttosto complessa in verità.

Phèdre è una ragazza come poche. Ha trascorso parte della sua infanzia convinta di non valere niente perché, in una terra in cui tutti sono belli, lei ha un difetto: una macchia rossa in una delle iridi. Nella Terra d’Ange, amministrata da diverse case, vige un unico comandamento: Ama a tuo piacimento e i cortigiani e le cortigiane addestrate allo scopo non possono essere se non perfetti.

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Sei Biblioteche, la recensione

Dopo il giallo L’ultimo libro, Zoran Živković torna sugli scaffali italiani con una nuova opera tutta dedicata ai libri. Sei biblioteche però non è un romanzo come tutti gli altri: all’interno si aprono infatti sei diverse storie collegate tra loro e che guidano il lettore verso sei luoghi, sei biblioteche appunto, dal fascino davvero surreale. Il protagonista è sempre lo stesso ed è lui la voce narrante del libro, e sarà sempre lui che si muoverà tra gli scaffali e la polvere di biblioteche bizzarre, luoghi magici e insieme comuni. Il lettore si addentrerà nella biblioteca di casa, che arricchirà lui stesso fino ad arredare tutto lo spazio del suo appartamento di libri di grandissime dimensioni e contenuti; la biblioteca virtuale dove il lettore, e scrittore, scoprirà i titoli e le sinossi dei libri che non ha ancora scritto; la biblioteca notturna dove, mentre di giorno è possibile consultare classici e grandi opere conosciute al pubblico, di sera vengono conservati e prestati i libri sulle vite di ognuno di noi; la biblioteca infernale dove i peccatori vengono puniti con la lettura forzata ed eterna; la biblioteca più piccola dove i libri vengono racchiusi in un unico e infinito testo e la biblioteca più raffinata, una biblioteca per palati ed occhi fini. 

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Céline era antisemita, vi interessa?

Louis-Ferdinand Céline, scrittore francese morto nel 1961, divenne famoso in tutto il mondo per il suo poderoso romanzo Viaggio al termine della notte, pubblicato nel 1932.

Il romanzo racconta i viaggi dell’alter ego dello scrittore, tale dottor Bardamu, e le sue riflessioni sulla vita e sulla decadenza del ventesimo secolo. Un libro considerato cinico e massima espressione della misantropia di Céline.

L’autore aveva però pubblicato anche alcuni pamphlet, Bagatelles pour un massacre (1937), L’École des cadavres (1938) e Les Beaux draps (1941), in cui faceva propri i temi della Germania hitleriana, sperando persino in un’alleanza con la Francia, che avrebbe dovuto rigenerarsi dal punto di vista razziale e recuperare la propria identità ariana.

Céline non partecipò mai attivamente all’emarginazione e alla deportazioni degli ebrei. Fu il suo pensiero che gli valse un vero e proprio esilio a vita e che tutt’ora fa discutere. Il primo luglio infatti ricorre il cinquantenario della sua morte e in Francia ci sono già state polemiche per le celebrazioni, attualmente annullate, dell’evento.

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Marion Zimmer Bradley, fantasy e manifestazioni del 13 febbraio

Racconta Marion Zimmer Bradley a proposito delle reazioni ad un suo romanzo:

[…] Ma sentivo, e lo sento ancora, che postulare donne indipendenti in una società di sole donne, dove tutti gli uomini sono convenientemente morti, è una specie di fuga: come se le donne non potessero mantenere con successo la loro indipendenza se avessero qualche uomo attorno, e dovessero cederla automaticamente a loro. Le mie donne, lo sentivo, erano abbastanza forti da rimanere indipendenti anche con uomini intorno a contrastare tale indipendenza.

E volevo una società realistica: non una società perfetta, di sogno, dove non ci fossero uomini a sfidarle ma un mondo di donne, che lottavano, come fate voi, e come faccio io, e come fanno tutte […] per conservare indipendenza e autonomia quando tutti gli uomini nei paraggi se ne sentono minacciati.

Nascono così le Amazzoni del romanzo La catena spezzata, appartenente al ciclo di Darkover, che ha reso famosa la scrittrice Marion Zimmer Bradley. In un’epoca in cui le donne, negli Stati Uniti, chiamavano le loro figlie non con il cognome del padre, ma con cognomi “femministi” tipo: Marychild (bambino di Mary) e Karendaughter (figlia di Karen), i romanzi della Bradley scatenano critici, femministe, contro femministe.

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