Loredana Lipperini, non è un paese per vecchie

Loredana Lipperini, già autrice di Dalla parte delle bambine, torna in libreria con un un libro Non è un paese per vecchie, che parafrasa il titolo di un romanzo di Cormac McCarthy, Non è un paese per vecchi.

Il libro, edito da Feltrinelli, cerca di fotografare la situazione in cui le donne italiane si trovano a vivere. Donne che, raggiunta una certa età, sembrano diventare obsolete e poco gradite.

Una mia amica mi ha, giustamente, fatto notare che l’Italia è un paese che ha in generale un problema con la vecchiaia, considerata una malattia più che un’inevitabile stagione della vita. Che l’Italia ha dimenticato, tranne quando si tratta di avviare un ricambio generazionale sui posti di lavoro, che le persone anziane sono una risorsa imprescindibile della società.

Perché dunque comprare un libro che mette l’accento solo sulla questione femminile? Non si corre il rischio di voler creare un caso anche laddove non c’è niente di nuovo da raccontare?

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Vieni via con me di Saviano già scontato in rete

E’ uscito ai primi di marzo Vieni via con me di Roberto Saviano. Grande e meritato successo, messo in evidenza nelle vetrine di molte librerie, in vendita a prezzo pieno. Tranne che nelle librerie online dove il volume lo troviamo già scontato del trenta per cento. Non è davvero insignificante questa differenza di prezzo.

A soffrire dei grossi sconti, chiamati a volte selvaggi, sono solitamente le piccole librerie, che non possono permetterseli, pena un calo del loro fatturato. Naturalmente quando praticano il prezzo pieno vedono i loro clienti andare altrove. Anche i grossi circuiti però non se la passano benissimo da quando ci si sono messi anche i super mercati a rifornire i clienti di letteratura.

Poi ci spostiamo sulle necessità di noi lettori di vederli finalmente calare questi prezzi. La maggior parte dei volumi che possediamo non sono più rilegati con del buon filo, ma praticamente incollati e prima o poi ne perdiamo alcune pagine. Per non parlare della qualità della carta e della stampa. Per non parlare delle volte che compriamo un buon libro per poi scoprire che in poco tempo è già pronta l’edizione economica che costa la metà.

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Lorella Zanardo, Il corpo delle donne un anno dopo

Il libro Il corpo delle donne di Lorella Zanardo è uscito nella Serie Bianca Feltrinelli quasi un anno fa, sia in edizione cartacea che in formato ePub. Da allora la sua diffusione è stata davvero capillare e ancora adesso non si fa che parlarne e trarne spunto per ripensare il femminile.

Prima del libro, la Zanardo aveva realizzato un documentario con lo stesso titolo, potete vederlo su Youtube, in cui ricostruiva il modo in cui la televisione italiana racconta e usa il corpo femminile.

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128 battute: il concorso, in sintesi

“Veni, vidi, vici”. Giulio Cesare, riassunto del De Bello Gallico in 16 battute.

Quante battute servono per scrivere un verso, una frase, un rigo che lascia senza fiato? Una decina? Una cinquantina? Un centinaio forse?

Il concorso edito da Feltrinelli sfida tutti gli scrittori esordienti lanciando una nuova edizione del concorso 128 battute, un’occasione che spingerà tutti gli amanti della scrittura a buttare giù un pensiero che, sebbene occupi poco meno di un paio di righe, riesca a emozionare il lettore e a stupire la giuria.

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I diritti del lettore di Pennac. Primo, il diritto di non leggere.

Nel suo libro Come un romanzo, Daniel Pennac, autore francese noto principalmente per la saga della famiglia Malaussène, ci offre un’illuminante riflessione sulla lettura e sui lettori.

In realtà sembra non raccontarci niente di nuovo. Parlando dei nostri figli o dei nostri alunni, lui stesso è un professore, Pennac ci riporta indietro nel tempo a quando noi stessi abbiamo mosso i primi passi verso la lettura di un libro.

Quando, si chiede Pennac, la passione per la lettura è diventata un dovere, un’imposizione da cui rifuggire? Quando, dopo aver odiato i professori che ci costringevano all’analisi di ogni capitolo dei Promessi sposi, abbiamo deciso che sarebbe stata comunque una buona esperienza per i nostri figli?

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